Calabria, Marziale: Pochi assistenti sociali, urgono assunzioni
"In Regione rapporto e' 1 su 38mila abitanti. Dovrebbe essere 1 su 35mila"
Roma, 30 nov. - "La carenza strutturale di assistenti sociali sul territorio dovrebbe corrispondere ad uno su 5mila abitanti, mentre in Calabria e' di uno su 38mila abitanti circa. Un dato spaventosamente preoccupante, visto e considerato che la nostra regione e' quella che registra tristi primati in termini di poverta' educativa, sociale ed economica".
È quanto emerso dall'incontro tra il garante dell'Infanzia e adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale e una delegazione dell'Ordine regionale degli assistenti sociali.
"Il disagio psico-sociale e' in aumento - ha evidenziato Marziale - ad esso, anziche' corrispondere un implemento di assistenti sociali, fa seguito il pensionamento di quelli operanti negli enti locali. Enti che, pure, hanno ricevuto i fondi del Reddito d'inclusione ma non bandiscono i concorsi per le assunzioni, anzi sono impegnati ad esternalizzare i servizi, trovando resistenze perfino in molte realta' che pure vorrebbero partecipare, ma vista l'esiguita' dell'impegno di spesa preferiscono tirarsi indietro".
"Tutto cio' - ha aggiunto il garante - mette a repentaglio l'incolumita' di troppi minori che vivono in condizioni di abbandono e degrado, senza che alcuno possa intervenire in loro soccorso. Non e' piu' tempo per continuare a perdere tempo con tavoli di concertazione e convegni buoni solo a produrre fumo.
Urgono assunzioni che aprano ai 2550 iscritti all'Ordine calabresi spiragli di speranza di poter rimanere a casa loro per prestare servizio e moltitudini di bambini finalmente aiutati nelle loro difficolta'".
Da qui l'iniziativa concorde di stilare un documento che sara' inviato alle massime cariche istituzionali del territorio e ai vertici dello Stato, "affinche' la Calabria abbia i servizi che in altre regioni abbondano ed avanzano".
(Wel/ Dire)
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