In 6 punti richieste, tra cui incontro con ministro Grillo e Sisac
Roma, 30 nov. - "Chiediamo agli altri sindacati 'con urgenza' una intersindacale per salvare la Pediatria di Famiglia. Il Veneto inizio' la disastrosa scelta sull'annullamento della obbligatorieta' dei vaccini e sappiamo come e' finta: siamo il paese che in Europa ha avuto da solo 1/3 di tutti i casi di morbillo registrati in tutta Europa. Stavolta la regione Veneto sta innescando un'altra bomba, passando d'ufficio i pediatri di famiglia di ben tre province alla dipendenza dall'1 gennaio 2019 , praticamente fra un mese al massimo".
A formulare questa richiesta e' la Federazione CIPe-SISPe-SINSPe, che aggiunge: "Una scelta che, e' facile prevedere, a cascata coinvolgera' diverse regioni, prima del Nord e poi del resto d'Italia. L'effetto domino non si fara' attendere e in poco tempo la pediatria di famiglia di fatto sara' scomparsa. Occorre convocare con urgenza una intersindacale- ripetono- per valutare con attenzione la problematica e correre ai ripari anche con azioni eclatanti".
La Simpef, "interpellata da noi- fa sapere la federazione- ha dimostrato grande disponibilita', non altrettanto ha fatto fino ad ora la Fimp, sottovalutando evidentemente la gravita' del problema. Siamo pero' fiduciosi in un immediato ripensamento". "Occorre andare dal ministro Grillo tutti insieme, uniti- prosegue la Federazione CIPe-SISPe-SINSPe- a dimostrare che su questa scelta disastrosa della Regione Veneto non intendiamo mollare di un millimetro. Le scelte della Pediatria si fanno con i pediatri di famiglia e non sulla pelle dei pediatri di famiglia, pertanto chiediamo: 1) La formazione di una intersindacale della Pediatria di famiglia per fare fronte unico a difesa della Pediatria di Famiglia.
2) Un incontro urgente con il ministro Giulia Grillo.
3) Un incontro urgente con la presidente della Commissione Sanita' alla Camera.
4) Un incontro urgente con la SISAC, che rappresenta le regioni, Veneto compreso, che ha appena firmato un contratto a nome e per conto di tutte le regioni, Veneto compreso.
5) Di proclamare lo stato di agitazione della intera categoria.
6) Di proclamare eventualmente lo sciopero durante le festivita' di Natale, se necessario.
Possiamo avere punti di vista diversi sul cesto di mele, ma se il fienile prende fuoco dobbiamo essere tutti pronti a spegnere l'incendio, prima che il fuoco distrugga tutto.
Per quanto ci riguarda faremo tutto quello che sara' nel nostro possibile per scongiurare questa tragedia, anche a costo di restare soli. La battaglia della sopravvivenza della Pediatria di famiglia- conclude la Federazione- e' la madre di tutte le battaglie e noi la combatteremo con tutte le nostre forze".
(Wel/ Dire)