Roma, 30 nov. - Contribuire alla corretta informazione sui vaccini, veicolando messaggi condivisi e di grande rilevanza per la salute pubblica, e' fondamentale per tutti gli operatori sanitari, cosi' come per i divulgatori scientifici, i giornalisti, i docenti e per gli stessi cittadini. Lo comunica in una nota l'Istituto Superiore della Sanita'.
Nasce cosi' "#Comunicare i #vaccini per la #salute pubblica" il manuale di Edra per aiutare a comunicare efficacemente su un tema tanto discusso e osteggiato e presentato oggi all'Istituto Superiore di Sanita', a Roma, dal quale, proprio nei giorni scorsi, i ricercatori hanno lanciato ai cittadini l'invito a vaccinarsi facendolo in prima persona e promuovendo lo slogan 'Vaccinandoci proteggiamo noi stessi e gli altri'. Il volume e' firmato da alcuni dei massimi esperti in materia di vaccini: Daniel Fiacchini, Coordinatore Gruppo Tecnico Regionale Vaccini e Strategie di Vaccinazione Regione Marche; Giancarlo Icardi, Coordinatore del Gruppo di Lavoro Vaccini e Politiche Vaccinali della Societa' Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanita' Pubblica (SItI) Pier Luigi Lopalco, Professore Ordinario di Igiene Universita' degli Studi di Pisa e Michele Conversano, direttore del Dipartimento di Prevenzione e dell'UOC Igiene e Sanita' Pubblica della ASL di Taranto e componente della Commissione Regionale Vaccini e del Comitato Scientifico dell'Osservatorio Epidemiologico della Regione Puglia.
Con un linguaggio chiaro, questo manuale mette a disposizione le conoscenze indispensabili per poter attuare corrette e necessarie strategie comunicative e per poter affrontare al meglio il dibattito sul tema delle vaccinazioni: la diffidenza ancora dilaga nel nostro Paese, dove gli ultimi dati confermano un numero record di casi di morbillo (ben 4.032 tra maggio 2017 e maggio 2018). È quindi necessario, spiegano gli autori, costruire un vero e proprio percorso, che inizia dalla costruzione della credibilita' del comunicatore e dal miglioramento della comunicazione istituzionale, per poi analizzare la comunicazione che passa attraverso vecchi e nuovi media, i colloqui individuali con i genitori esitanti e la gestione di un dibattito pubblico "Una buona pratica vaccinale si puo' raggiungere solo partendo dalla consapevolezza dei benefici che i vaccini stessi apportano. La scelta deve essere condivisa e l'obbligo vaccinale compreso appieno nel suo valore- ha sottolineato oggi il professor Pier Luigi Lopalco- per questo motivo, il messaggio che deve essere trasmesso deve essere unico, univoco, da parte di tutti gli attori della comunicazione e dobbiamo parlare tutti la stessa lingua, quella della scienza.
Per comunicare l'importanza dei vaccini occorre far comprendere anche i rischi causati dalla mancanza di un'adeguata copertura vaccinale".
"I dati riportano che il 7,8% dei genitori decide di non vaccinare i propri figli sulla base delle informazioni reperite su internet", sostengono gli autori. I media online, infatti, offrono uno spazio privilegiato alle controversie scientifiche (soprattutto su Facebook e YouTube). Allo stesso tempo, i social media possono offrire delle opportunita' di comunicazione che erano impossibili fino a qualche anno fa. È importante pero' utilizzare e condividere argomenti strategici, originali e corretti, coinvolgendo l'utente e fornendo uno stimolo alla discussione".
GLI AUTORI Daniel Fiacchini Dirigente Medico Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche, AV2 di Fabriano. Referente Regione Marche per l'area Malattie Infettive e Vaccinazioni. Coordinatore Gruppo Tecnico Regionale Vaccini e Strategie di Vaccinazione Regione Marche. Componente del NITAG italiano (National Immunization Technical Advisory Group).
Componente del GORES (Gruppo Operativo Regionale Emergenze Sanitarie) come esperto in Comunicazione del Rischio. Creatore di RIV - Rete Informazione Vaccini e co-fondatore del TeamVaxItalia.
(Wel/ Dire)