Al campus pediatria le scuole di specializzazione di tutta Italia
Roma, 9 nov. - "Non esiste un'altra patologia come l'abuso e il maltrattamento che abbia e veda la famiglia contro. Noi abbiamo una famiglia che non collabora e dobbiamo capire cosa andare a cercare". Lo dice Pietro Ferrara, professore dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore e dell'Universita' Campus Biomedico di Roma, nonche' referente nazionale della Societa' italiana di pediatria (Sip) sul tema abusi e maltrattamenti, intervistato dalla Dire alla 14esima edizione del Campus di Pediatria, a Roma.
Alla due giorni di formazione, organizzata con il contributo non condizionante dell'azienda farmaceutica Angelini, hanno partecipato oltre 100 specializzandi di Pediatria provenienti dalle scuole di tutta Italia. Quest'anno l'argomento e' 'Il dolore negato. Maltrattamento e abuso in eta' pediatrica: ruolo e responsibilita' del pediatra'.
"L'incidenza dei maltrattamenti e' la stessa in tutto il mondo- aggiunge il pediatra- da noi la percentuale e' dello 0.9% e si riferisce agli abusi sessuali dichiarati. Non e' certamente un numero attendibile, perche' c'e' tutto un sommerso nascosto che non riusciamo a vedere. Parliamo di forme di violenza che molto spesso non hanno dei segnali obiettivi ed evidenti e noi dobbiamo cercarli con la consapevolezza che si tratta di un problema sempre piu' impattante sulla vita delle vittime". E' forte la richiesta di formazione ed e' "arrivata proprio dagli specializzandi degli anni passati. Fino a qualche anno fa sugli abusi e i maltrattamenti, si faceva ben poco. È invece fondamentale formare coloro che andranno a lavorare sul territorio, in ospedale o all'universita'", sottolinea Ferrara.
La due giorni e' partita ieri affrontando l'argomento da un punto di vista scientifico. "Oggi la platea degli specializzandi e' stata stimolata al confronto per approfondire delle problematiche e delle patologie che proponiamo in chiave piu' moderna- spiega il referente della Sip- valutando le emozioni, le sensazioni e come ci si deve comportare nei confronti di un caso sospetto". Ferrara ha portato dei casi realmente accaduti, mostrando "il percorso per arrivare alla soluzione piu' corretta e alla diagnosi. Il nostro compito e' formare i pediatri a cogliere i dettagli. In questa mission ci hanno supportato la Sip, con suo patrocinio, e la Societa' europea di pediatria.
Tutte le grandi societa' scientifiche dell'area pediatrica- conclude- hanno supportato questa iniziativa".
(Wel/ Dire)