Droga e alcol, docenti a lezione di prevenzione
Lo prevede il patto educativo firmato da Prefettura, Regione Toscana e Comune Firenze
Roma, 2 nov. - Prevenire e contrastare l'uso delle droghe e l'abuso di alcol tra i giovani attraverso un nuovo approccio formativo. Saranno i dirigenti scolastici e gli insegnanti a tornare tra i banchi per imparare come affrontare il problema delle dipendenze degli adolescenti. E' quanto prevede il "patto educativo" firmato a palazzo Medici Riccardi, tra la prefettura (che fa da cabina di regia al progetto), la Regione Toscana, il Comune di Firenze, i vertici provinciali delle forze dell'ordine, l'ufficio scolastico regionale, l'Asl e i dirigenti delle cinque scuole interessate. Il progetto, infatti, coinvolgera' in questa nuova edizione altri cinque istituti di istruzione secondaria di Firenze: il liceo linguistico "Giovanni Pascoli", il liceo artistico "Porta Romana", il liceo scientifico "Antonio Gramsci" e gli istituti "Sassetti Peruzzi" e "Gobetti-Volta".
"Nel 2016 abbiamo gia' sperimentato questa ottima partnership su un tema delicatissimo come quello delle dipendenze dei nostri ragazzi. Uso e abuso di droga e di alcol sono temi di attualita', purtroppo". Cosi', oltre che sulla repressione, "dobbiamo lavorare sulla prevenzione", spiega il prefetto di Firenze, Laura Lega, nel corso della conferenza stampa con a fianco l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Cristina Grieco, e il vicesindaco di Firenze con delega all'Educazione, Cristina Giachi. "Questo significa necessariamente raggiungere i ragazzi nelle scuole", aggiunge Lega. Per questo l'iniziativa "e' importante: ci consentira' di formare i dirigenti scolastici e gli insegnanti, perche' loro stessi nelle aule siano motore non solo nella comprensione reale dei rischi, spesso conosciuti dai ragazzi ma senza afferrarne appieno le potenzialita' negative, ma anche nel riscoprire autostima e la capacita' di essere veramente dei cittadini con la c maiuscola".
Presidi e docenti delle cinque scuole andranno a lezione (tenute dall'Asl e dal nucleo operativo tossicodipendenze della prefettura e delle forze dell'ordine) per imparare come interagire con gli studenti, come cogliere per tempo i segnali di disagio e a quali istituzioni e associazioni rivolgersi appena si percepiscono situazioni critiche. Gli esperti, si spiega dalla prefettura, hanno notato che gli adolescenti conoscono bene gli effetti e i danni provocati dalle sostanze stupefacenti e dall'abuso di alcol, ma cio' non basta ad impedire che ne facciano uso. Da qui la necessita' di fare prevenzione in un modo diverso, coinvolgendo ampiamente il mondo della scuola. I docenti interessati sono quelli dei primi due anni delle superiori. E' stato scelto questo target perche' ricerche recenti hanno appurato che le dipendenze giovanili cominciano a radicarsi nella fascia di eta' dei 13-15 anni.
(Wel/ Dire)
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