No abbassamento eta' impunibile, allontanamento da famiglia extrema ratio
Roma, 23 mar. - Una proposta di legge per tutelare i ragazzi a rischio ma senza pensare a un abbassamento dell'eta' imputabile. E' l'idea avanzata dai penalisti minorili che presenteranno una pdl sul tema dopo l'insediamento delle Camere.
"Dopo l'ennesimo fatto di sangue verificatosi a Napoli e il fermo dei tre minorenni accusati dell'omicidio della guardia giurata a Chiaiano, ragazzi che ci riferiscono provenire da famiglie normali ma che tuttavia avevano abbandonato gli studi e vivevano per strada, il tribunale per i minorenni deve intervenire in via preventiva per assicurare loro un'adeguata educazione, evitando gravi danni alla societa' e agli stessi minori", ha spiegato Mario Covelli, presidente nazionale della Camera Penale Minorile, nel corso di un convegno nella sede dell'universita' della Campania Luigi Vanvitelli a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per illustrare il contenuto della proposta di legge.
"Ribadiamo con forza - ha aggiunto Covelli - la ferma opposizione all'abbassamento dell'eta' imputabile, a modifiche in peius delle norme processuali minorili e all'allontanamento dal nucleo di famiglie appartenenti alla criminalita' comune o organizzata, perche' quest'ultima rappresenta l'extrema ratio".
La proposta di legge prevede l'istituzione in ogni Comune, o consorzi di Comuni, di centri polifunzionali che accolgano i minori a rischio in regime semiconvittuale, avviandoli a percorsi educativi sia d'istruzione che di formazione professionale. Si prevede anche una clausola di invarianza finanziaria, con l'attivazione di meccanismi sanzionatori solo in caso di opposizione dei minori o dei genitori. Per i penalisti minorili, la competenza amministrativa del tribunale per i minorenni va abrogata e sostituita da un procedimento civile con garanzie del diritto di difesa e del contraddittorio tra parti. In caso di rifiuto o abbandono del percorso nel centro polifunzionale, e' previsto l'aggravamento del regime semiconvittuale con il collocamento in una comunita' aperta, e in caso di ulteriore abbandono, il collocamento in una comunita' chiusa.
(Red/ Dire)