Utero in affitto, lo psicologo: È possesso, non atto amore
Castelbianco: Vogliono sostituire festa mamma con quella della procreazione
Roma, 4 mag. - "Pagare per acquistare un figlio e' possesso, l'adozione e' un atto di amore". Con queste parole Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva, ha commentato la 'Gestazione per altri' (la cosiddetta pratica dell'utero in affitto) in un'intervista a Skytg24 .
"Per una coppia gay coniugata sarebbe meglio pensare al criterio dell'adozione, perche' il grande problema di oggi si chiama 'utero in affitto'. Si pensi che in Ucraina c'e' una brochure che prevede l'affitto degli uteri a 10mila, 20mila e 25mila euro, pagando la persona che da' l'ovulo e quella che portera' il bambino in grembo. L'espressione 'utero in affitto' non e' brutta, perche' si parla di soldi".
Inoltre, precisa lo psicoterapeuta, "non viene detto che la madre che partorisce non deve vedere il bambino, per non sviluppare il senso di maternita'. Non mi sembra corretto coinvolgere due donne e togliere al figlio la madre- continua Castelbianco- e non credo che, dicendo questo, io possa essere definito bigotto. Infine, non mi stupisco che in tale contesto chiedano anche di annullare la festa della mamma negli asili.
Vogliono sostituire la festa della mamma con la festa della procreazione, pagando il biglietto d'aereo alla mamma ucraina o proveniente da un altro paese".
Lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva si e' sempre "battuto affinche' i single possano adottare un bambino e continuero' a farlo. Tuttavia, non posso andare oltre il mio senso etico- afferma Castelbianco- e non il senso giuridico, che e' nell'errore se non permette ai single di adottare. Ribadisco che pagare due persone e levare il figlio alla madre per portarlo a casa non puo' essere definito un atto di amore. Non si puo' staccare la madre a un figlio pensando che questo si ripari con l'amore. Cio' creera' altri problemi". Questa mattina era presente anche Andrea Simone, papa' omosessuale e autore del libro 'Due uomini e una culla'.
Andrea Simone si e' sposato con il suo compagno nel 2013 a New York e il matrimonio e' stato trascritto nell'ottobre 2016 in Italia con la legge Cirinna'. "A Milano siamo stati i 34esimi e adesso superiamo ampiamente la quota 100", fa sapere il genitore arcobaleno. La coppia, non potendo adottare bambini, e' andata in California: "Abbiamo fatto la cosiddetta gestazione per altri: una donatrice ha donato l'ovulo, l'embrione e' stato poi impiantato con il seme dei due padri nell'utero di un'altra donna portatrice della gravidanza per i 9 mesi". Il bambino, nel loro caso la bambina, e' stata poi presa dai due papa': "Si chiama Anna e ha la doppia cittadinanza, americana e italiana. Tutto e' stato raccontato nel libro sotto forma di un diario che va dal mese di novembre 2012 al Natale 2016- fa sapere Simone- quando Anna aveva quasi due anni e mezzo".
Il papa' omosessuale ha rassicurato che la figlia "sa benissimo e ha gia' capiuto tutto. Ha sempre detto 'Non ho la mamma, ma ho due papa'' ed e' contententissima di avere due papa'". Dura la replica dello psicologo: "Dire che a due anni e mezzo o a cinque anni e' stato spiegato tutto e che la bambina abbia accettato la situazione- conclude- significa aver delegato la responsabilita' dei propri atti a una bambina di neanche sei anni".
(Red/ Dire)
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