Associati di Marche e Sardegna in attesa costituzione ufficiale
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 13 lug. - Si e' concluso nel weekend il Consiglio nazionale Simpef (Sindacato medici pediatri di famiglia), il secondo piu' importante sindacato italiano dei pediatri di libera scelta, che ha deciso di convocare nella prossima primavera un congresso elettivo anticipato per meglio rispecchiare i nuovi equilibri interni dell'organizzazione. "Infatti, Simpef e' nato nel 2010 in Lombardia e si e' via via allargato ai colleghi di tutta Italia- spiega Massimiliano Dozzi, responsabile comunicazione del sindacato- tanto da contare oggi ben otto sezioni regionali e altre 2 in via di costituzione". Alle pre-esistenti Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia, si sono oggi aggiunte Puglia, Calabria e Abruzzo, mentre, in attesa della costituzione ufficiale della propria sezione regionale, gli associati di Marche e Sardegna afferiscono alla sezione toscana.
"Il nostro obiettivo- si legge nel comunicato della Simpef- e' di rendere piu' integrata in ottica nazionale la struttura del sindacato, con il coinvolgimento nei quadri direttivi anche dei nuovi colleghi".
Rinaldo Missaglia, Segretario nazionale Simpef aggiunge: "È stato un consiglio nazionale molto importante, cui hanno preso parte anche segretari e delegati delle altre sezioni regionali. Archiviata la ratifica dell'Accordo collettivo nazionale 2018, che ha portato si' la valorizzazione di quote remunerative arretrate e conferito piena potesta' ai rappresentanti regionali Simpef, ma e' oggettivamente caratterizzato da un limitato impatto- sottolinea Missaglia- abbiamo deciso di concentrarci sul percorso del nuovo accordo da discutere nel corso dei mesi venturi". I temi sul tappeto del consiglio nazionale Simpef sono stati numerosi: "Dalle criticita' nella formazione di nuovi pediatri di famiglia, in numero adeguato all'equilibrio tra rinnovo generazionale e marcata denatalita' nazionale, allo sviluppo e riconoscimento del ruolo sempre piu' importante della pediatria di famiglia, non solo nell'assistenza quotidiana, ma anche nella prevenzione, con l'impatto sul perseguimento di adeguati stili di vita o la vaccinoprofilassi, a garanzia della salute delle future generazioni di adulti. Un compito questo che riteniamo essere caratteristico del pediatra di famiglia- conclude Missaglia- per competenza professionale e per il ruolo nel rapporto diretto con i genitori, in un periodo critico della vita, dalla culla alla soglia della maggiore eta'".
(Red/ Dire)