Con studio pilota 'CAPRII' algoritmi creati per ciascun individuo
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 29 giu. - Le diete personalizzate anche per i bambini quale strumento di prevenzione di alcune patologie come obesita' e diabete. "Nelle ultime settimane se ne parla molto", spiega Annamaria Staiano, vicepresidente Sip e docente del dipartimento Scienze mediche traslazionali dell'Universita' Federico II di Napoli, intervenuta al congresso dei pediatri in corso a Roma. "Oggi non ci si basa piu' sul vecchio concetto che la dieta e' caratterizzata dallo specifico rapporto calorico con la variazione nella composizione di micro-macro nutrienti. L'idea e' che non esiste piu' una dieta valida per tutti, perche' ogni individui e' diverso da un altro, come e' differente il patrimonio genetico e la risposta glicemica agli alimenti".
Lo studio sulle diete personalizzate tra i bambini e' stato chiamato CAPRII (Children Alimentary Personalized Research Italy Israel) ed e' un progetto pilota internazionale condotto dal Dipartimento di Scienze mediche traslazionali della Federico II insieme allo Schneider Children's Medical Center e al Weizmann Institute of Science di Israele, con l'obiettivo di creare algoritmi utili a elaborare regimi alimentari personalizzati per i piu' piccoli, attraverso un confronto tra la dieta mediterranea e una dieta standard. "Ognuno di noi ha differenti geni, enzimi e microbi- prosegue Staiano- quindi ognuno reagisce in modo differente. Il nostro studio prevede la creazione di algoritmi dietetici da suggerire ai bambini che possano predire la risposta glicemica postprandiale, prima ancora che gli alimenti siano assunti".
L'implicazione sociale di questo studio "e' molto importante per fronteggiare la piaga dell'obesita' infantile, che porta all'insorgenza di diverse malattie dell'adulto come cardiopatie, ipertensione, sindrome metabolica". Proprio l'obesita' infantile e' in costante aumento, come spiega l'esperta: "Sono 107 i milioni di bambini al mondo che ne soffrono. La prevalenza dell'obesita' in Italia e' invece del 10%, mentre dello stato di sovrappeso e' del 20%". Sulla base di queste diete personalizzate, conclude Staiano, "si possono dunque standardizzare gli alimenti che meno fanno aumentare di peso il bambino".
(Red/ Dire)