(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 22 giu. - La stipsi cronica nei primi anni di vita di un bambino "e' sicuramente un problema. I dati sulla prevalenza infatti aumentano ogni giorno. Da poco e' stata riportata una metanalisi con la prevalenza del disordine in varie Nazioni, da cui emerge un indice che varia dallo 0,5% in India al 32% in Nigeria e Arabia. In Italia il fenomeno riguarda circa il 15% analizzando un campione di circa 3mila bambini". A dirlo e' Annamaria Staiano, vicepresidente Sip e docente del dipartimento Scienze mediche traslazionali all'Universita' Federico II di Napoli, intervenuta al congresso Sip che si e' tenuto a Roma.
"In media piu' del 10% della popolazione pediatrica soffre di questo disturbo, molto stressante sia per il bimbo che per i genitori- aggiunge l'esperta- e i fattori predisponenti sono moltissimi ma la differente prevalenza tra un Paese e l'altro ci induce a pensare come i fattori dietetici siano importanti nella patogenesi".
Nella maggior parte dei casi "si tratta di stipsi funzionale, non organica, e fortunatamente non ci sono malformazioni o disordini biochimici, strutturali alla base di questo disordine. Una volta riconosciuto, meglio se precocemente, il problema puo' essere curato: la patologia nella maggior parte dei casi si risolve entro i primi mesi di terapia. Invece- conclude Staiano- esiste una quota di bambini, circa il 20%, che resta stitica per molti anni presentando il disturbo anche da adulti".
(Red/ Dire)