Bozzola: Non dobbiamo essere noi rischio per piccoli pazienti
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 8 giu. - Trecento vaccini ai pediatri per dare il buon esempio e non rappresentare un rischio per i giovani pazienti. E' questo l'obiettivo del progetto 'Io mi vaccino... tu ti vaccini? - La vaccinazione negli operatori sanitari', pensato in occasione del 74esimo Congresso nazionale di pediatria organizzato dalla Sip a Roma. "E' un progetto partito per facilitare, promuovere attivamente e gratuitamente la vaccinazione tra gli operatori sanitari- racconta all'agenzia Dire Elena Bozzola, segretario nazionale della Societa' italiana di pediatria- Purtroppo i dati italiani ci mostrano che ancora oggi medici e infermieri, che sarebbero deputati a prendersi cura dei piccoli pazienti, invece li contagiano con malattie infettive attualmente prevenibili come il morbillo, la varicella o la rosolia".
Il debutto del progetto e' avvenuto lo scorso anno a Napoli in occasione dell'ultimo Congresso nazionale della Sip, "in cui abbiamo invitato gli iscritti a vaccinarsi. Una iniziativa ambiziosa, nata inviando una mail con la richiesta di aderire alla vaccinazione: beh, e' stato un flop mostruoso con soltanto 9 persone prenotate". A quel punto "abbiamo pensato di girare un video in cui noi stessi, i medici che abbiamo promosso il progetto, ci siamo sottoposti alle vaccinazioni. Io personalmente ne ho fatte due in contemporanea". Ha funzionato? "Devo dire che il valore dell'esempio del medico e' stato premiante: 178 colleghi si sono vaccinati e potevano essere di piu' ma...
avevamo finito i vaccini, pensando ad adesioni piu' basse".
L'iniziativa viene riproposta anche quest'anno, "pero' con un numero di vaccini decisamente maggiore, cosi' nessuno potra' restare deluso e andare via senza esserci vaccinato. Ne abbiamo ordinate 300 unita' grazie alla donazione non condizionata di una ditta farmaceutica: riguarderanno il meningocco B, quello coniugato ACWY e contro lo pneumococco, scelti proprio per promuovere l'importanza delle vaccinazioni non obbligatorie ma che assolutamente non sono meno importanti".
(Red/ Dire)