A Milano la Conferenza Internazionale Euradopt degli enti autorizzati.
Roma, 1 giu. - Nel mondo le adozioni internazionali sono calate del 76% dal 2004 al 2016. In alcuni Paesi la diminuzione e' stata ancora piu' drastica: del 90% in Spagna, dell'80 in Olanda e del 77% negli Stati Uniti. In Italia sembra sia andata meno peggio: il calo e' stato "appena" del 45%. È quanto emerge dalla XII Conferenza Internazionale di Euradopt (la rete degli enti autorizzati alle adozioni internazionali), a Milano: 280 le organizzazioni partecipanti, da 24 paesi. Nella sua relazione sul declino delle adozioni internazionali, Peter Selman, docente alla Newcastel University, ha snocciolato le cifre di una vera e proprio debacle. Per oltre un decennio c'e' stata una crescita costante, passando dalle 22 mila del 1995 alle 45 mila del 2004, ma poi e' iniziato il calo inarrestabile e cosi' nel 2013 erano 17 mila e nel 2016 si e' arrivati al minimo storico di 11 mila.
Il calo delle adozioni internazionali non ha risparmiato nessuno dei 23 Paesi in cui normalmente i bambini giungono. Alcuni esempi. Negli Stati Uniti si e' passati dalle quasi 23 mila adozioni del 2004 a 5.376 del 2016. Nello stesso arco di tempo, in Spagna dalle 5.641 adozioni si e' scesi a 567. Stessa situazione in Francia (da 4.079 a 953) e Canada (da 1.955 a 790).
I bambini adottati provengono soprattutto da Cina, Congo, India, Colombia, Russia, Vietnam e Haiti (Red/ Dire)