Roma, 26 gen. - Per Save the children la scuola e' il principale luogo di apprendimento all'interno del nostro sistema educativo. "Una classe inclusiva e' un luogo dove viene garantita a tutti i bambini la piena fruizione del diritto all'educazione e il rispetto del diritto di non-discriminazione- continua la nota- E' un luogo dove i bambini con bisogni educativi speciali vengono inclusi nell'apprendimento da insegnanti qualificati, capaci di andare incontro alle necessita' del singolo bambino. Nel rapporto "Inclusive Education: What, Why and How" abbiamo voluto raccontare, basandoci sulla nostra esperienza, cio' che significa educazione inclusiva per noi".
Ma cosa si intende nello specifico? Una classe rispettosa e' quella in cui"nessun bambino viene escluso o marginalizzato. Tutti i bambini, indipendentemente dalla classe sociale, il genere, l'etnia e le proprie capacita', vengono inclusi in aula. Fondamentale e' il fatto che tutti i bambini vengono trattati in maniera eguale: con assoluto rispetto". Bambino-centrica e' quando "gli insegnanti penseranno in maniera personalizzata alle attivita' da svolgere, rispettando cosi' i bisogni del singolo bambino. Ad esempio, questi ultimi potranno proporre diversi metodi d'insegnamento per chi impara meglio leggendo, scrivendo, disegnando, guardando etc. Il tutto coinvolgendo i bambini al massimo; chiedendo di esprimere le proprie opinioni, sensazioni e stati emotivi provati durante le attivita'". Salutare vuole dire che"il bambino deve sentirsi a proprio agio all'interno della classe e dell'intera scuola. Questo significa che i servizi igienici sono accessibili a tutti e gli insegnanti si impegnano a integrare dei laboratori e delle lezioni sulle corrette pratiche igienico sanitarie. Non esistono barriere architettoniche e mentali in una classe inclusiva". Protettiva e' quella classe in cui "ogni bambino e' protetto da abusi e violenze, verbali e fisiche. Tutti sono incoraggiati a proteggere il prossimo. Non sono ammesse punizioni corporali e verbali. Per raggiungere tutto cio' verra' creato un codice di condotta per i rapporti tra insegnanti e studenti". Infine "famigliare perche' i genitori vengono inclusi nel processo educativo. Questo avviene attraverso singoli colloqui che prendono in considerazione non solo l'andamento scolastico ma anche lo stato emotivo e di salute dei loro figli. I genitori e le comunita' vengono incluse in attivita' scolastiche aperte a tutti".
Come sancito, infatti, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e ribadito dalla Convenzione Internazionale per i Diritti dell'Infanzia l'educazione e' un diritto fondamentale, da garantirsi in funzione delle capacita' e bisogni di ciascun bambino, senza che nessuno sia escluso a causa delle sue caratteristiche personali. "La Convenzione, cosi' come altri trattati internazionali specifici per alcuni gruppi quali donne, minoranze e persone con disabilita', sancisce infatti il diritto alla non-discriminazione e la necessita' di tutela di tale diritto da parte degli Stati aderenti - conclude Save the children -. Educazione ed educazione inclusiva sono dunque tematiche che devono essere affrontate dai Governi e dalle comunita' attraverso un approccio universale e basato sui diritti, che assicuri a tutti i bambini reali opportunita' di apprendimento e sviluppo".
(Red/ Dire)