Roma, 23 feb. - Ogni anno, 2,6 milioni di neonati nel mondo non sopravvivono al primo mese di vita, circa 7.000 neonati ogni giorno. Un milione di loro muore lo stesso giorno in cui nasce. Secondo il nuovo rapporto dell'Unicef "Ogni bambino e' vita", il tasso di mortalita' neonatale a livello mondiale rimane allarmante, in particolare nei paesi piu' poveri del mondo. I bambini nati in Giappone, Islanda e Singapore hanno la probabilita' di sopravvivenza piu' alta, mentre i neonati in Pakistan, Repubblica Centrafricana e Afghanistan la piu' bassa.
Secondo il rapporto, a livello mondiale, nei paesi a basso reddito, la media del tasso di mortalita' neonatale e' di 27 morti su 1.000 nati. Nei paesi ad alto reddito, quel tasso e' di 3 su 1.000. I neonati dei luoghi a piu' alto rischio per la nascita hanno una probabilita' oltre 50 volte maggiore di morire rispetto a quelli nati nei paesi piu' sicuri. Il rapporto sottolinea inoltre che 8 dei 10 luoghi piu' pericolosi per nascere si trovano in Africa Subsahariana, dove le donne in gravidanza hanno probabilita' molto inferiori di ricevere assistenza durante il parto a causa di poverta', conflitti e istituzioni deboli. Se ogni paese portasse il suo tasso di mortalita' neonatale alla media dei paesi ad alto reddito entro il 2030, potrebbero essere salvate 16 milioni di vite.
"Mentre, negli ultimi 25 anni, abbiamo piu' che dimezzato il numero di morti fra i bambini sotto i cinque anni, non abbiamo fatto progressi simili nel porre fine alla morte di bambini con meno di un mese di vita- ha dichiarato Henrietta H. Fore, Direttore Generale dell'Unicef- Dato che la maggior parte di queste morti sono prevenibili, non abbiamo ancora raggiunto i risultati necessari per i bambini piu' poveri del mondo". Cosi' in un comunicato l'Unicef.
Secondo il rapporto, queste morti possono essere prevenute tramite l'accesso a personale ostetrico qualificato, insieme a soluzioni comprovate come acqua pulita, disinfettanti, allattamento nelle prime ore di vita, contatto pelle a pelle e buona nutrizione. Tuttavia, la mancanza di operatori sanitari e ostetrici qualificati, comporta che in migliaia non ricevono il supporto salvavita di cui avrebbero bisogno per sopravvivere. Per esempio, mentre in Norvegia ci sono 218 medici, infermieri e ostetrici per 10.000 persone, questo valore e' di 1 per 10.000 in Somalia. I bambini che nascono in Giappone hanno le maggiori possibilita' di sopravvivenza, con solo 1 bambino morto ogni 1.111 nati vivi durante i primi 28 giorni di vita. I bambini nati in Pakistan, hanno le minori possibilita': ogni 1.000 bambini nati vivi, 46 muoiono entro la fine del primo mese dalla nascita- circa 1 su 22.
L'Italia, nella classifica dei paesi col tasso di mortalita' neonatale piu' alto, si colloca al 169esimo posto su 184 paesi esaminati, con un tasso di mortalita' neonatale di 2,0- ovvero 1 neonato morto ogni 500 nati vivi. Questo mese, l'Unicef lancia #EveryChildAlive, una campagna globale per chiedere e fornire soluzioni per i neonati di tutto il mondo. Attraverso la campagna, l'Unicef lancia un appello urgente ai governi, ai fornitori di servizi sanitari, ai donatori, al settore privato, alle famiglie e alle imprese per assicurare la sopravvivenza in vita ogni bambino: assumendo, formando, mantenendo e gestendo un numero sufficiente di medici, infermieri e personale ostetrico con competenza nell'assistenza alla maternita' e ai neonati; garantendo strutture sanitarie pulite ed efficienti, fornite di acqua, sapone ed elettricita', alla portata di ogni mamma e bambino; rendendo prioritario fornire a ogni mamma e bambino i farmaci salvavita e gli strumenti necessari per iniziare la vita in salute; sollecitando le ragazze adolescenti, le madri e le famiglie a chiedere e ricevere cure di qualita', continua l'Unicef.
"Sappiamo che possiamo salvare gran parte di questi bambini con soluzioni per un'assistenza sanitaria di qualita' e a prezzi contenuti per tutte le madri e i neonati. Solo pochi piccoli passi da parte di ognuno di noi possono contribuire ad assicurare i primi piccoli passi a ognuna di queste giovani vite", ha concluso il Direttore Generale dell'Unicef.
Nella settimana della festa della mamma, che culminera' il prossimo 13 maggio, l'Unicef Italia sara' impegnato in una mobilitazione a sostegno della campagna #EveryChildAlive. Nella lotta alla mortalita' infantile, l'Unicef puo' contare gia' da tempo sul supporto di importanti alleati del settore privato.
Grazie al contributo di Procter&Gamble e Kiwanis, ad esempio, e' stato possibile eliminare il tetano materno e neonatale in 41 Paesi. Favorendo la vaccinazione di oltre 19 milioni di bambini contro la polio, easyjet si e' confermato un partner strategico nella sfida verso l'eradicazione della malattia, conclude l'Unicef.
(Red/Dire)