Reggio Calabria, 23 feb. - "La Calabria e' dotata di due fra i piu' eccellenti Tribunali per i minorenni del Paese, le cui competenze toccano il campo civile, amministrativo, penale ed ai quali e' accorpato anche il Tribunale di sorveglianza per minorenni e giovani adulti. Nei frequentissimi rapporti che intercorrono fra il mio ufficio e i presidenti, Roberto Di Bella per Reggio Calabria e Luciano Trovato per Catanzaro, devo continuamente registrare che, fra le carenze, il nostro territorio annovera una scarsissima rete di servizi socio-sanitari territoriali e non possiede nemmeno un reparto ospedaliero di neuropsichiatria infantile, imprescindibili affinche' l'iter di tutela dei diritti dei minori avviato dai Tribunali possa andare a buon fine". E' quanto denuncia il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale.
"In Calabria - aggiunge Marziale - i Tribunali per i minorenni devono fronteggiare fenomeni di disagio psicosociale che spingono troppi giovanissimi a commettere reati, di arruolamento alla 'ndrangheta anche per contiguita' familiari, di sbarchi di minorenni extracomunitari bisognosi di ricovero che le Unita' operative delle Asp non possono, evidentemente, soddisfare. E allora si deve continuare a ricorrere alle trasferte fuori regione. Tutto cio' non puo' continuare cosi'".
"Il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria - evidenzia il garante - e' divenuto un laboratorio internazionale di lotta alla mafia, in virtu' del metodo adottato da Di Bella, culminato nel protocollo 'Liberi di scegliere', che di fatto crea una rete istituzionale per agevolare l'affrancamento dei minorenni dalle famiglie mafiose, in accoglimento di richieste che giungono dalle mamme o dagli stessi ragazzi, e i risultati sono a dir poco soddisfacenti. Ma, tutto cio' rischia di risultare vano se il territorio non si dota di una rete di servizi socio-sanitari territoriali all'altezza della situazione e di un reparto ospedaliero di neuropsichiatria infantile".
"La mancanza di questi servizi - conclude Marziale - e' certamente da considerarsi la piu' grave lesione ai diritti dei minori che possa vigere su un territorio come quello calabrese".
(Red/ Dire)