Usr prepara modulo-liberatoria da far compilare ai genitori
Roma, 16 feb. - L'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna si adegua alle nuove norme entrate in vigore a dicembre dopo una sentenza della Cassazione, che prevedono che "i genitori, i tutori ed i soggetti affidatari dei minori di 14 anni, in considerazione dell'eta', del grado di autonomia e dello specifico contesto, possano autorizzare le Istituzioni scolastiche a consentirne l'uscita autonoma al termine dell'orario scolastico". La stessa norma, inoltre, stabilisce che l'autorizzazione "esonera il personale scolastico dalla responsabilita' connessa all'obbligo di vigilanza".
Su queste basi, si legge in una nota, l'Ufficio scolastico ha predisposto un possibile modello di questa nuova autorizzazione, scaricabile dal sito istruzioneer.it, consigliando ai dirigenti scolastici di farla firmare, all'inizio dell'anno scolastico, ai genitori che desiderano far uscire autonomamente il figlio da scuola. Nel documento, che sostituisce le vecchie liberatorie in materia, prive di valore legale, i genitori "si assumono, sulla base di una serie di circostanze come, ad esempio, la valutazione del livello di maturita' del minore, l'ubicazione della scuola rispetto all'abitazione, la valutazione del percorso da compiere e l'effettuata verifica che il figlio sia in grado di compierlo da solo, la responsabilita' in ordine all'uscita autonoma" degli under 14 al termine delle lezioni.
Ovviamente, dall'Ufficio scolastico precisano che i singoli dirigenti "potranno variare il modello come ritengono piu' opportuno".
In ogni caso, secondo l'Ufficio scolastico l'autorizzazione "esonererebbe il personale scolastico dalla responsabilita' all'adempimento dell'obbligo di vigilanza". Inoltre, nel caso di autorizzazione ad usufruire in modo autonomo del servizio di trasporto scolastico, "esonererebbe dalla responsabilita' connessa all'adempimento dell'obbligo di vigilanza nella salita e discesa dal mezzo e nel tempo di sosta alla fermata utilizzata, anche al ritorno dalle attivita' scolastiche".
Il condizionale e' d'obbligo, "visto che- si precisa- trattandosi di una norma recentissima, non e' possibile prevedere i risvolti giuridici o processuali, anche a livello di concreta interpretazione". L'uscita autonoma dei bambini dovra' comunque "esercitarsi in maniera differente a seconda del grado della scuola". Per la scuola primaria, infatti, sarebbe opportuno "utilizzare questa fattispecie in via eccezionale", mentre per la scuola secondaria sarebbe auspicabile che il regolamento d'istituto "disciplini l'uscita da scuola in relazione alle condizioni di luogo e all'eta' dei minori". In definitiva, data l'impossibilita' di prevedere "una condotta universalmente valida", l'Ufficio scolastico raccomanda ai dirigenti "di riconsiderare le prassi, valutando le fonti di rischio", ad esempio "con il supporto della Polizia municipale o della Protezione civile", individuando "con le famiglie e le amministrazioni locali soluzioni organizzative per il trasporto scolastico che scongiurino che le fonti di pericolo si tramutino in danno per gli alunni". Ai presidi si chiede, infine, di "adottare, per l'uscita, soluzioni graduali e coerenti con la progressiva e crescente acquisizione di autonomia dei minori".
(Red/ Dire)