Secondo indagine Osscom-Miur 58% intervistati non fa nulla per aiutare vittime
Roma, 2 feb. - Aumenta la percentuale di ragazzi che vivono esperienze negative navigando in internet: erano il 6% nel 2010, sono diventati il 13% nel 2017. È quanto emerge dalla ricerca 'Eu kids online per Miur e Parole O_Stili' su rischi e opportunita' di Internet per bambini e ragazzi, presentata nei giorni scorsi al Miur in occasione dell'evento 'Crea, connetti e condividi il rispetto: un'Internet migliore comincia con te', organizzato dal Miur per lanciare il programma di iniziative sulla navigazione sicura. L'indagine e' stata condotta dall'OssCom (Centro di ricerca sui media e la comunicazione) dell'Universita' Cattolica, in collaborazione con il ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, Parole Ostili e Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo.
Secondo lo studio il 31% degli 11-17enni dichiara di aver visto online messaggi d'odio o commenti offensivi rivolti a singoli individui o gruppi di persone, attaccati per il colore della pelle, la nazionalita'` o la religione. Di fronte all'hate speech il sentimento piu' diffuso e' la tristezza (52%), seguita da rabbia (36%), disprezzo (35%), vergogna (20%). Ma nel 58% dei casi gli intervistati ammettono di non aver fatto nulla per difendere le vittime. Il 42% ha cercato di aiutare la vittima.
(Red/ Dire)