Roma, 14 dic. - Il genotipo non e' immutabile. Molteplici fattori nutrizionali e ambientali ne possono influenzare la sequenza e l'espressione genica, determinando modifiche che possono essere trasmesse alle generazioni successive. Programmare interventi precoci con effetto a lungo termine sulla salute e' la nuova sfida nutrizionale della Sinupe (Societa' Italiana di Nutrizione Pediatrica) per gli operatori sanitari che lavorano con il bambino. In programma il 29 gennaio a Milano il corso 'Alimentazione sicura e sostenibile per il bambino, tra Nutrizione-Ambiente-Epigenetica' per offrire ai partecipanti competenze tecnico-professionali specifiche in alimentazione e nutrizione in eta' pediatrica, oltre ad aggiornamenti in ambito immunologico.
Secondo la " teoria del programming" interventi nutrizionali corretti possono positivamente influenzare, riducendolo, il rischio di sviluppare malattie non trasmissibili nell'adolescenza e nella vita adulta, tanto piu' sono precoci (madre e bambino in particolare nei primi 1000 giorni), considerando la plasticita' di organi e funzioni a rispondere a nuovi stimoli e cambiamenti. In tale prospettiva le esperienze durante la vita intrauterina e i tempi e le modalita' di alimentazione possono condizionare la salute del futuro adulto. Sono quindi necessari interventi precoci, ottimizzazione della alimentazione, riduzione della esposizione ai contaminanti ambientali. La definizione della Fao del 2010 ricorda che "le diete sono sostenibili se sono rispettose della biodiversita' e degli ecosistemi, ...accessibili, ... nutrizionalmente adeguate, sicure e salutari, favorendo allo stesso modo l'ottimizzazione delle risorse naturali ed umane". La salute del bambino "non puo' quindi prescindere dalla salute dell'ecosistema- afferma la Sinupe- considerazione che deve sia influenzare strategie di intervento sull'ambiente, che indirizzare linee guida per l'alimentazione e programmi di educazione nutrizionale . Il bambino (0-36 mesi ) non e' un piccolo adulto, lo caratterizza la dimensione dinamica del suo divenire, per questo la sua alimentazione richiede una alleanza tra famiglia-pediatra, dietisti, nutrizionisti, farmacisti -industria a difesa della sua vulnerabilita'".
Il bambino e' vulnerabile per i suoi meccanismi metabolici in divenire, per i suoi fabbisogni nutrizionali, specifici per crescita e sviluppo, per un rischio di esposizione ai contaminanti superiore all'adulto. "In Europa, in Italia il bambino puo' essere garantito per la disponibilita' di cibi nutrizionalmente adeguati, igienicamente sicuri, controllati da una normativa Europea rigorosa. A garanzia della sicurezza alimentare gli alimenti per l'Infanzia non possono contenere: pesticidi, additivi, coloranti e i limiti imposti per nitrati, micotossine, metilmercurio sono significativamente inferiori rispetto a quelli imposti per l'adulto! Dobbiamo inoltre considerare il ruolo del microbiota intestinale, con i suoi molteplici risvolti nel metabolismo, nel sistema immunitario e nell'espressione genica che svolge numerose attivita' metaboliche ed enzimatiche- conclude- che possono anche compensare funzioni che l'organismo non e' in grado di esplicare".
(Wel/ Dire)