Su M-chat la formazione in Italia e' a macchia di leopardo
Roma, 7 dic. - I pediatri hanno il compito di sorvegliare lo sviluppo del bambino e per farlo hanno bisogno di formazione, soprattutto nell'autismo. Federico Marolla, pediatra di famiglia della Asl Rm3 ed esponente dell'Associazione culturale pediatri, punta l'attenzione sull'importanza di acquisire competenze sulla normalita' del bambino.
"Una sfida nel nostro lavoro quotidiano e' quella di porre il sospetto in tempi rapidi di un disturbo dello spettro autistico, seguendo il bambino e la famiglia fin dai primi giorni di vita", spiega Marolla.
La formazione dei pediatri dovrebbe avvenire soprattutto "nell'acquisizione di competenze sulla normalita' del bambino. Quattro anni fa sono partiti in tutta Italia dei corsi per aiutare il pediatra ad avere degli strumenti estremamente rapidi, ma efficaci, per la valutazione della normalita'. Sapere che un bambino e' normale ci permette di capire quali sono le bandierine rosse- continua il pediatra- i famosi segni di allarme che emergono quando esce dalla normalita'". La M-chat e' uno di questi strumenti, "utilizzato nel bambino tra i 18 e i 24 mesi, ma la formazione in Italia e' a macchia di leopardo. Possiamo avere delle situazioni estremamente favorevoli con invii precoci e trattamenti precoci e- conclude- situazioni purtroppo molto meno favorevoli".
(Wel/ Dire)