Ma togliere le tonsille e' inutile? Bottero (Siop) fa chiarezza
Roma, 7 dic. - Il 70% degli accessi al pronto soccorso sono per problematiche otorinolaringoiatriche e le patologie piu' frequenti sono l'ipertrofia adenotonsillare e l'otite media sierosa. Rimane aperta, tuttavia, la questione se togliere le tonsille ai bambini sia o meno un intervento inutile. "Secondo l'Oms gli interventi che vengono fatti in modo incongruo, con indicazioni inappropriate, sono la adenotonsillectomia e l'isterectomia.
Nonostante tutto, l'adenotonsillectomia in moltissimi casi era, e' e sara' una necessita'". A dirlo e' Sergio Bottero, presidente della Societa' italiana di otorinolaringoiatria pediatria (Siop). "Abbiamo tantissimi bambini che hanno problematiche ostruttive respiratorie importanti. Cito tra tutte la roncopatia, la sindrome delle apnee notturne che riconoscono nell'ipertrofia adenotonsillare la causa principale. In questo caso- spiega lo specialista- il problema non solo non va sottovalutato ma va risolto in modo drastico. A fronte di un problema che notoriamente passerebbe con la crescita (ovvero l'ipertrofia adenotonsillare), la sofferenza causata dalla cattiva respirazione si riflette negativamente sul cuore, creando un danno che poi sara' permanente. È un problema che non va assolutamente sottovalutato. Un altro aspetto estremamente importante, che preoccupa di piu' i genitori- ricorda il medico- e' la frequenza della malattia. Si calcola che quattro, cinque episodi l'anno siano considerati fisiologicamente accettabili nello sviluppo della maturita' immunologica. Bisogna vedere qual e' il prezzo che si paga per ogni episodio acuto. C'e' un prezzo sociale, come l'assenza da scuola, dallo sport e dalle attivita' ludiche, e il prezzo connesso al rischio di complicazioni: piu' infezioni si hanno, piu' e' facile avere complicazioni. Bisogna tenerne conto nell'affrontare il problema adenotonsillare- conclude Bottero- il primo aspetto sono le ostruzioni respiratorie, il secondo la frequenza dei fatti infettivi che coinvolgono il distretto otorinolaringoiatrico".
(Wel/ Dire)