Inviato parere a Governo su schema decreto legislativo a esame Cdm
Roma, 27 apr. - Ad oggi, in Italia, osserva l'Autorita' garante, "non si registra una diffusione capillare di programmi educativi tarati specificatamente sulla 'consapevolezza digitale'. Serve che le agenzie educative e le istituzioni predispongano e attuino un programma in tal senso, accompagnato da uno studio sulla necessaria consapevolezza digitale da parte delle persone di minore eta'. In assenza non e' possibile immaginare una soglia per il consenso autonomo dei minorenni piu' bassa di quella stabilita a 16 anni a livello europeo". I 16 anni, d'altra parte, rappresentano gia' nell'ordinamento giuridico italiano un'eta' di passaggio verso la maturita' per altre situazioni giuridicamente rilevanti.
Il parere dell'Agia - preceduto dall'audizione, nei giorni scorsi, di 20 esperti e della Consulta dei ragazzi - contiene una serie di indicazioni che puntano anche a dar corpo ai "considerando" del Regolamento Ue. Tra di esse: la richiesta che le informative sul trattamento dei dati personali siano scritte in un linguaggio comprensibile ai minorenni e che i loro dati siano trattati al solo scopo di tutelarne i diritti e non per finalita' di marketing. Sottolineato anche il diritto del minorenne ad accedere, rettificare o chiedere di cancellare le informazioni che lo riguardano.
(Red/ Dire)