Roma, 20 apr. - Dieci anni di attivita', dieci anni di conoscenza e presidio del territorio, dieci anni di aiuti e supporto a donne, madri e bambini. È questo che ha festeggiato nei giorni scorsi, a Napoli, l'associazione Pianoterra, onlus nata nel capoluogo partenopeo nel 2008 ma operativa anche su Roma. Un anniversario celebrato presentando al Museo Archeologico di Napoli il bilancio delle proprie attivita'.
"In questi anni abbiamo seguito 670 mamme in collaborazione con altre associazioni e con il Comune di Napoli", spiega alla Dire Flaminia Trapani, socia fondatrice e responsabile dell'area scientifico-metodologica dell'associazione. "Collaboriamo strettamente con i servizi sociali e altri enti territoriali.
Siamo partiti con un piccolo progetto e adesso ne abbiamo attivi 18 anche se non tutti sono gia' partiti. Presto, pero', prendera' corpo il progetto 'Nest' sempre di sostegno alle famiglie piu' vulnerabili". Il progetto sara' operativo tra Materdei e la Sanita' e, oltre ad annoverare la collaborazione di diverse realta' operanti sul territorio di Napoli, vedra' la partecipazione dell'amministrazione cittadina. Il progetto si realizzera' nei locali della scuola comunale per l'infanzia L.
Lezzi (in via S. Agostino degli Scalzi) e sara' un hub di servizi, in ambito sanitario, sociale ed educativo, rivolto alle famiglie e ai bambini molto piccoli.
Del lavoro svolto in questi anni "il dato che mi piace di piu' sottolineare e che esce fuori da questo bilancio e' - dichiara Trapani - quello che in quest'anno, cioe' al 31 dicembre 2017, 740 donne gravide in qualche modo hanno inciampato in Pianoterra e nei nostri servizi. Questo vuol dire che stiamo riuscendo a fare un lavoro di vera prevenzione arrivando prima del parto. La nostra utenza e' formata al 98% da donne straniere, molte nigeriane, marocchine, cingalesi e rumene. Abbiamo un enorme situazione di poverta' e di isolamento e disorientamento e quindi il nostro lavoro e' diventato ancora piu' complicato".
Al di la' dei semplici numeri, sottolinea ancora la socia fondatrice dell'assoziazione, "il nostro e' un lavoro di grande soddisfazione. Conosciamo tutte le nostre utenti di nome, conosciamo il loro viso, le loro storie di viso. Abbiamo cominciato condividendo a Napoli una stanza con un'altra associazione oggi lavoriamo su cinque sedi tra Napoli e Roma. Con Nest, poi, entriamo in una rete nazionale essendo il progetto operativo anche a Milano e Bari".
Stretta e' poi la collaborazione che unisce, in un territorio difficile come quello napoletano, la onlus e Save The Children. "Consideriamo Pianoterra - rimarca alla Dire Raffaella Milano direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children - un grande alleato. Siamo insieme sullo stesso fronte che e' quello di promuovere i diritti dei bambini e degli adolescenti. Lo facciamo insieme da anni in questa citta' sia nel 'Punto luce' della Sanita', un centro dedicato a contrastare la poverta' educativa, sia con un altro progetto, 'Fiocchi in ospedale', che si rivolge alle neo mamme in un momento delicatissimo che quello del parto e i primi giorni di vita dei bambini. Si tratta di mettere insieme gli sforzi, di unire l'impegno. È questo cio' che cerchiamo di fare con i progetti concreti ma anche - conclude Milano - nel rivolgerci alle istituzioni per fare in modo che i diritti troppo trascurati dei piu' piccoli siano seriamente presi in carico dalle istituzioni".
Diritti all'infanzia troppo spesso trascurati. "Come Save the Children - spiega la direttrice dei programmi Italia Europa - operiamo in zone del mondo dove e' difficile garantire il diritto ad esistere. Penso, ad esempio, a quello che sta succedendo in queste ore in Siria, dove siamo presenti. Ma anche in questa parte del mondo, in qualche modo piu' fortunata per l'infanzia, ci sono moltissimi problemi e ostacoli che incontrano i bambini nella loro crescita. Tutto questo e' ancora piu' vergognoso perche' parliamo di Paesi che avrebbero le risorse e le capacita' di garantire ad ogni bambino una crescita serena ed adeguata".
La direttrice di Save The Children ricorda come la Campania sia una di quelle regioni "dove ci sono meno servizi per la prima infanzia. Neanche 2 bambini su 100 hanno la possibilita' di accedere ad un asilo nido e sappiamo come l'asilo nido nei primi giorni di vita sia fondamentale per evitare poi problemi come la dispersione scolastica". E ancora "sappiamo che sempre la Campania e' una delle regioni dove la dispersione scolastica e' ancora forte e in particolare nella citta' di Napoli. È paradossale che proprio qui il numero delle scuole a tempo pieno e' uno dei piu' bassi d'Italia. Quindi - conclude - in uno dei luoghi dove servirebbe una maggiore concentrazione di investimenti per l'infanzia purtroppo vediamo che la rete dei servizi e' ancora troppo fragile".
A rimarcare questi concetti anche il neo deputato Pd e pediatra Paolo Siani. "Napoli - sostiene - ha ancora un numero alto di bambini poveri e di famiglie povere. La famiglia povera e' una di quella che ha una serie di handicap anche alimentari. Sono quelle dove si allatta meno al seno e ha un numero maggiori di bambini obesi. Pianoterra compie in questo senso un lavoro decisivo. È un prototipo che funziona e andra' riprodotto, come tutte le cose che funzionano, in modo seriale, almeno nella regione Campania e nel Sud Italia se non in tutto il Paese".
(Red/ Dire)