Se ne e' parlato a simposio internazionale sull'allattamento
Roma, 20 apr. - "Le persone pensano che i geni siano tutto. In realta' l'ambiente in cui il neonato cresce nei primi 1.000 giorni di vita influenza in maniera decisiva il modo in cui i geni si comporteranno nel corso dell'esistenza": lo ha affermato il professor Laurent Storme, capo del Dipartimento di Neonatologia dell'Ospedale universitario di Lille, nel corso del 13° Simposio Internazionale sull'Allattamento al Seno e sulla Lattazione di Medela, svoltosi gli scorsi 22 e 23 marzo a Parigi. Il professor Storme si e' soffermato sull'impatto a lungo termine che l'ambiente ha su mamma e bambino in questi primi 1.000 giorni: dalla plastica ai pesticidi ai cosmetici (da evitare) a pesce, alimenti freschi e allattamento al seno (da incrementare), l'ambiente - durante la gravidanza e i primi due anni di vita - incide profondamente sull'intera esistenza di un individuo. È stato dimostrato che nessun altro intervento durante i due anni successive alla nascita ha un impatto altrettanto positivo quanto l'allattamento al seno.
LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI STANNO AUMENTANDO IN MANIERA SIGNIFICATIVA IN GIOVANI E ANZIANI Il diabete e l'obesita' hanno oggi tassi d'incidenza 10 volte superiori rispetto al passato. La fertilita' si riduce, mentre aumentano malattie non trasmissibili come l'Alzheimer, le allergie e l'asma, patologie che non hanno cura, e i cui trattamenti sono lunghi e costosi.
L'AMBIENTE POTREBBE RISULTARE PIÙ IMPORTANTE DELLA GENETICA NEL DETERMINARE LO STATO DI SALUTE I geni sono stai un argomento molto discusso negli ultimi due decenni, soprattutto a partire dalla mappatura del genoma. Un numero crescente di evidenze scientifiche tuttavia indica nell'epigenetica - ossia l'influenza dell'ambiente sullo sviluppo genetico - la chiave di lettura principale per individuare il processo di sviluppo delle malattie. Se i geni infatti possono suggerire previsioni circa lo sviluppo di una determinata patologia, quello su cui il singolo individuo puo' agire per attivare o meno la predisposizione genetica e' il contesto ambientale. "Tutti oggi sappiamo che l'ambiente influenza la nostra salute, ma ancora non sappiamo in maniera chiara che prima iniziamo a muoverci in un ambiente svantaggioso, piu' alto sara' il rischio per la nostra salute in futuro. Il che ovviamente significa anche che prima cominciamo a prenderci cura degli elementi ambientali che possono impattare positivamente sul nostro stato di salute, maggiore sara' la loro benefica influenza nel corso dell'esistenza".
IL "DECLINO" INIZIA DOPO I DUE ANNI? Secondo il professor Storme "la salute comincia a deteriorarsi gia' dopo i due anni e un contesto ambientale particolarmente favorevole puo' posticipare questo deterioramento. Un concetto che e' stato validato da diversi studi. Quindi e' questo l'aspetto su cui, in qualita' di operatori sanitari, dobbiamo agire se vogliamo essere di aiuto".
UNA FINESTRA CRITICA DI OPPORTUNITÀ "Ecco perche' mi piace vedere i primi 1.000 giorni di vita sotto una luce positiva, come un'incredibile opportunita'" dice Storme. "È il primo e il piu' importante dei passaggi critici di sviluppo: gli altri sono puberta' e menopausa". "Dobbiamo cominciare a pensare in termini di programmazione perinatale della salute. Le malattie che si manifestano nel corso dell'esistenza sono programmate in gran parte durante quei primi 1.000 giorni di vita", continua Storme. "L'origine evolutiva della salute (Developmental Origin of Health) e' un nuovo paradigma. Nell'arco dei prossimi 10-20 anni ci concentreremo senza dubbio sul corretto inizio di questa programmazione ottimale invece che cercare di intervenire in seguito. Questo e' il futuro della medicina: migliorando il contesto ambientale in cui madre e bambino vivono in quei primi mille giorni potremo ridurre le patologie croniche in eta' adulta".
I BENEFICI PERMANENTI DELL'ALLATTAMENTO AL SENO COME FATTORE AMBIENTALE "Sebbene abbiamo bisogno di condurre piu' studi prospettici per misurare i risultati completi, esistono gia' solide evidenze scientifiche sul fatto che i benefici dell'allattamento al seno iniziano nell'infanzia e continuano per tutta la vita" dice il professor Storme. La ricerca mostra ad esempio che l'allattamento al seno previene l'obesita' in eta' adulta e porta a risultati cognitivi piu' alti nei bambini, negli adolescenti e nei giovani [i]. I primi benefici cognitivi sono evidenti dopo tre mesi di allattamento esclusivo al seno e aumentano con l'aumentare della durata dell'allattamento, specialmente se questo si protrae oltre i sei mesi. Uno studio lega i punteggi cognitivi positivi di un gruppo di 67enni all'allattamento al seno[ii]. Un altro studio mostra che i bambini allattati al seno ottengono benefici psicologici all'eta' di 30 anni[iii]. "Questo e' vero per tutti i bambini, ma ovviamente i neonati vulnerabili, come i prematuri o quelli con basso peso alla nascita ottengono un beneficio ancor piu' evidente dall'allattamento al seno" dice il professor Storme.
L'ALLATTAMENTO AL SENO È UN POTENTE STRUMENTO DI SANITÀ Il professor Bruce German, Direttore del Food for Health Institute dell'Universita' della California, Davis, durante il Simposio parigino ha definito l'allattamento al seno "lo sciogliersi del corpo della madre per nutrire il suo bambino". A cio' Storme aggiunge che i singoli componenti del latte materno, come la Vitamina D, gli Omega-3 e altri fattori non sono soltanto il risultato di cio' che una madre ha mangiato il giorno prima, ma di cio' come si e' nutrita nel corso della sua esistenza, di quanto esercizio fisico ha fatto, delle tossine e dello stress a cui e' stata esposta mesi prima della nascita del bambino. Ecco perche' i programmi di promozione dell'allattamento al seno come l'IHAB (Baby Friendly Hospital Initiative) in Francia offrono consulenze alle mamme in gravidanza e in allattamento consigli su molti aspetti, dalla dieta al movimento ai cosmetici fino all'acquisto di mobili: un suggerimento ad esempio e' quello di comprare nuovi mobili almeno 3 mesi prima della nascita del bambino per evitare l'esposizione di mamma e bambino a interferenti endocrini instabili.
OGNUNO PUÒ AIUTARE A RENDERE POSITIVO L'AMBIENTE CHE CIRCONDA MADRE E BAMBINO NEI PRIMI MILLE GIORNI DI VITA "Madri e bambini devono essere protetti. Tutti dobbiamo iniziare a farlo fin da piccoli, per costruire una societa' piu' forte e piu' sana" afferma Storme. E continua "Tutti dovrebbero incoraggiare e supportare le madri che allattano. Oltre agli innumerevoli benefici del latte materno, il legame tra madre e bambino influisce sulla salute mentale e fisica di quest'ultimo per tutta la vita". Il contatto tra mamma e bambino, specialmente durante l'allattamento, innesca la secrezione del cosiddetto "ormone dell'amore", l'ossitocina, che migliora il legame madre-bambino, rafforza il Sistema linfatico e diminuisce rabbia ed agitazione.
(Red/ Dire)