Per tutelare bambini italiani e stranieri non accompagnati fragili
Roma, 20 apr. - È stato firmato mercoledi' scorso il Protocollo di intesa per la realizzazione del partenariato tra il Tribunale Ordinario di Roma, il garante dell'Infanzia del Lazio e il comitato Unicef di Roma per la tutela dei minori fragili.
"È una giornata importante per il Tribunale di Roma- afferma alla Dire il presidente Francesco Monastero- perche' siamo riusciti a firmare, attraverso la collaborazione dell'Unicef, un protocollo di collaborazione che prevede la possibilita' di far partecipare alle nostre normali attivita' di istituto - presso la prima sezione famiglia, la sezione sedicesima che si occupa di immigrazione e la sezione relativa alla tutela dei minori - dieci dottoresse vincitrici di un concorso promosso dall'Unicef". L'obiettivo e' affrontare "problematiche di importanza epocale- spiega il presidente del Tribunale Ordinario di Roma- come le spose bambine in Nigeria, il problema dei minori vittime di tratta e di violenza domestica, per i quali viene riconosciuta la protezione in ragione del loro percorso di vita gravissimo e difficile".
Queste dieci volontarie "collaboreranno con le tre sezioni nella ricerca di tutti i meccanismi utili per poter tutelare ulteriormente i minori- continua Monastero- e procedere naturalmente nella strada che ci siamo sempre riproposti: la tutela e la garanzia del minore".
Il protocollo firmato oggi fa parte di un progetto del Servizio civile gestito dall'Ufficio nazionale volontariato civile della Presidenza del Consiglio, che durera' un anno. In questo contesto, il comitato nazionale Unicef "ha vinto un bando di gara e ha selezionato in tutta Italia circa 80 giovani under 29, laureati e poi dislocati in tutti i comitati locali dell'Unicef in tutto il territorio nazionale", chiarisce Claudio Leone, presidente del Comitato Unicef di Roma.
Nella Capitale "e' presente il progetto piu' grosso- ricorda Leone alla Dire- e prevede cinque volontarie in servizio civile sul tema dei minori migranti, e cinque volontarie impegnate sui 'Diritti dei minori. Abbiamo l'ambizione, la presunzione e la speranza di poter contribuire al dramma mondiale. Da Roma e dall'Italia aiutiamo chi e' in Italia- aggiunge- e aiutando chi e' in Italia, riteniamo che si possa aiutare anche chi stia soffrendo nel mondo".
Le volontarie "sono gia' da tre mesi con Unicef, impegnate in una formazione in aula e coinvolte in una serie di attivita' sul territorio di Roma- precisa Leone- a contatto con le scuole, le Ong e le Onlus concretamente a supporto dei minori in difficolta', sia italiani che quelli arrivati nei modi piu' disperati nel nostro Paese e a Roma in particolare".
Con la firma di questo protocollo si e' raggiunto "un duplice obiettivo", sottolinea Iacopo Marzetti, garante dell'Infanzia del Lazio: "Da un lato la collaborazione tra gli enti istituzionali, quindi i magistrati, e i ragazzi; dall'altro saranno gli stessi ragazzi a supportare l'attivita' dei magistrati. I volontari, che si attiveranno nel bene collettivo, daranno la massima tutela ai minori con maggiore fragilita'". Da questo protocollo derivera' poi un progetto di ricerca su cui i volontari "scriveranno le loro esperienze e gli obiettivi futuri". Sono giovani "appena usciti dall'universita' e si avvicinano al mondo del lavoro- conclude Marzetti- con un'esperienza di fondamentale importanza".
Le cinque volontarie inserite nel progetto sulla 'Inclusione sociale e dei migranti' si occuperanno "di contrastare i pregiudizi nei confronti della tematica della migrazione, con un focus particolare sui minori migranti- chiosa la volontaria Laura Bravo- ed entreremo nei centri di prima e seconda accoglienza per svolgere delle attivita' di tipo ludico-ricreative con i minori arrivati in Italia. Infine, ci occuperemo di informarci in modo particolare sull'iter che i ragazzi minori devono seguire una volta arrivati sul suolo italiano".
Il secondo progetto riguarda, invece, 'La promozione dei diritti dei minori'. Ecco gli obiettivi: "Il nostro impegno sara' quello di diffondere il messaggio della Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza e far si' che la societa' diventi piu' inclusiva per il minore. Per farlo partiremo da un'attivita' di monitoraggio delle varie societa' del terzo settore che si occupano della Convenzione. Abbiamo individuato tre macro aree- conclude Valentina Mammanco, volontaria del servizio civile presso Unicef Roma- la poverta' educativa, il diritto alla salute e le disuguaglianze, includendo il tema della disabilita'. Attraverso il messaggio e la diffusione della Convenzione speriamo che la societa' diventi piu' a misura di bambino".
(Red/ Dire)