Roma, 13 apr. - "A un anno di distanza dall'approvazione della legge 47, che tutela i minori stranieri non accompagnati e ne promuove la piena integrazione, sono 4000 le persone che si sono messe a disposizione per esercitare il ruolo di tutore volontario. È la conferma che esiste un Paese in grado di comprendere davvero la sfida dell'immigrazione e di fornire risposte lungimiranti al tema". Lo dice Sandra Zampa, prima firmataria della legge sull'accoglienza dei minori stranieri.
"Integrare un minore in un paese per lui straniero- aggiunge- e' non solo doveroso perche' ottempera a quanto disposto dalla convenzione ONU sui diritti per l'infanzia, ma anche lungimirante perche' valorizza le risorse investite per l'accoglienza offrendo la possibilita' a un ragazzino di essere, una volta diventato adulto, un cittadino, con un vita normale, un lavoro, una famiglia e un senso di appartenenza al paese che lo ha accolto. Ci sono voluti quattro anni perche' questa legge vedesse la luce e ancora oggi, quando ripenso a quel lungo cammino, sono grata alle associazioni che operano nella tutela dell'infanzia, cominciando da Save The children, per proseguire con Caritas, Unicef, Terre des hommes, Cir, all'ordine degli assistenti sociali, all'ANCI, per l'azione costante sul parlamento perche' venisse approvata. La legge 47 parla all'Europa e rappresenta un caso di studio e un sistema da imitare. Ora occorre lavorare perche' in tutte le sue parti, quelle piu' innovative dal punto di vista sociale - come gli affidi- a quelle procedurali che richiedono cambiamenti del sistema, la legge sia attuata. Cio' richiede un impegno ancora molto grande di tante e tanti. Sono certa che non verra' meno".
(Red/ Dire)