Da Siaip rimedi per ridurre esposizione a pollini durante picco stagione
Roma, 13 apr. - In Italia circa un terzo dei bambini sotto i 14 anni soffre di allergie. In particolare il 10% soffre di asma bronchiale, che nell'80% dei casi e' associata e scatenata da allergie, il 18-20% soffre di rinite allergica, circa il 10% di dermatite atopica.
L'aumento della prevalenza delle allergie e' un fenomeno complesso che ha varie cause tra le quali anche gli stili di vita, l'inquinamento, i cambiamenti climatici. In questo periodo dell'anno e' l'allergia ai pollini il piu' importante fattore che scatena sintomi allergici nei bambini e nei ragazzi.
"Siamo al termine di un inverno particolarmente difficile- spiega Marzia Duse, presidente della Societa' italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica- in cui le infezioni respiratorie hanno rappresentato un vero problema per i nostri piccoli, lasciando spesso una condizione di ipereattivita' bronchiale che facilita e acuisce la comparsa di sintomi anche importanti al momento della esposizione ai pollini cui sono allergici. Ridurre l'esposizione puo' essere percio' importante nella strategia preventiva delle riacutizzazioni allergiche".
Puo' in questo senso essere utile seguire alcune e semplici regole che la Siaip ha stilato per il periodo di picco delle allergie. "Rimedi di buon senso, che con buon senso vanno applicati- precisa Marzia Duse- Ogni bambino ha la propria storia passata e recente (ad esempio, e' stato molto malato o ha trascorso l'inverno in relativa salute) e reagisce quindi in modo e misura diversi per cui il rigore nella applicazione di queste regole deve essere modulato sulla gravita' delle reazioni individuali, cercando, questo si', di interferire il meno possibile con le attitudini sportive e l'attivita' fisica dei nostri bambini". Ecco i rimedi della Siaip per ridurre l'esposizione ai pollini: NON APRIRE I FINESTRINI IN AUTO - In primavera, quando fioriscono la maggior parte delle piante arboree e erbacee e si raggiungono elevate concentrazioni di polline in aria e' meglio viaggiare evitando di aprire i finestrini. In questo modo si evitera' l'ingresso tumultuoso di polline nell'abitacolo. Le automobili di nuova concezione oggi sono dotate di filtri antiparticolato (non antipolline) che e' bene sostituire annualmente, magari alla fine dell'inverno. I filtri saturati non sono piu' efficaci. E' buona norma aspirare periodicamente l'interno delle auto e non fumare, nemmeno sigarette elettroniche, specialmente se ci sono bambini. NON CORRERE CHE SUDI E STARNUTISCI - Durante il periodo di maggiore concentrazione pollinica e' bene limitare le attivita' sportive all'aria aperta, infatti maggiore e' la quantita' di aria inalata, maggiore e' la quantita' di allergeni pollinici che puo' penetrare nelle vie aeree. Si consiglia quindi di consultare i bollettini pollinici locali e di confrontarsi con il proprio medico curante per calibrare il tempo che si puo' trascorrere all'aria aperta. E' invece sempre consigliato di evitare tassativamente di camminare nei -o in prossimita'- di prati appena falciati, infatti il taglio delle graminacee determina lo scuotimento delle spighe per cui si libera una grande quantita' di polline ed una parte si deposita al suolo.
APRIRE LE FINESTRE SOLO LA SERA O LA MATTINA PRESTO - Un buon ricambio d'aria degli ambienti in cui si soggiorna e' importante, tuttavia e' bene farlo al mattino presto o in tarda serata, si ridurra' cosi' la quantita' di polline che entrera' in casa depositandosi sulle diverse superfici.
ATTENZIONE AL CUSCINO - Coprire il cuscino con un copriletto quando si aprono le finestre. Non lasciare all'aperto lenzuola o federe nelle ore centrali della giornata, il polline puo' depositarsi sopra ed essere inalato nelle ore notturne.
EVITARE LA CAMPAGNA, MEGLIO ANDARE AL MARE - In caso di allergia alle graminacee e' preferibile recarsi al mare per passeggiate lungo gli arenili. Il vento dominante viene dal mare ed e' privo di polline. Oppure ci si puo' recare in montagna a quote superiori ai mille metri: normalmente c'e' un ritardo delle fioriture rispetto alle citta' di due-tre settimane e anche piu'. Sempre al di sopra dei 1100-1300 metri puo' andare chi e' allergico alla parietaria: infatti sopra questa quota la parietaria non vive.
(Red/ Dire)