Roma, 6 apr. - La firma definitiva dell'accordo per la Pediatria di Libera Scelta ha dato "oggettivamente ragione alla delegazione della Federazione CIPe-SISPe-SINSPe che, nella seduta precedente, aveva indicato come irrisori e al limite del ridicolo gli aumenti contrattuali dopo oltre 11 undici anni di vacatio contrattuale. Oltre al danno anche la beffa che vedeva un massimalista di Medicina Generale, con 1.500 scelte, avere molto di piu' rispetto a un pediatra di libera scelta con l'equivalente di 800 scelte". Lo ha affermato Giuseppe Gullotta, presidente nazionale della Federazione, commentando in un comunicato la firma definitiva dell'Accordo Nazionale per la Pediatria di Libera Scelta.
"Le proteste forti, decise e immediate della nostra delegazione hanno fatto si che le tabelle siano state riviste ed aggiornate agli effettivi aumenti ed equiparate immediatamente ai medici di medicina generale. La nostra delegazione ha fatto rilevare che a fronte delle briciole di aumenti irrisori, meno del 2%- continua Gullotta- i pediatri di famiglia si trovano gia' in busta paga una fortissima decurtazione pari al 4% da quest'anno a favore dell'Enpam, che andra' aumentando ogni anno fino all'11%, pari a quasi due mensilita' in meno. Altro che aumenti".
Rimangano "forti le perplessita' per l'adeguamento della normativa al rispetto della professionalita' del pediatra, fortemente declassata e burocratizzata fino allo svilimento, con forte danno nella garanzia del diritto primario della salute del bambino. La nostra organizzazione sindacale- conclude- auspica che la categoria dei pediatri di libera scelta si confronti prima al suo interno con uno scambio franco e costruttivo che abbatta gli steccati ideologici e strumentali e si dedichi costruttivamente al futuro della categoria prima che sia troppo tardi".
(Red/ Dire)