Ecco il cortometraggio girato nell'Istituto Penale Minorile di Catanzaro
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 27 ott. - "Dalla pedagogia dei diritti all'educazione dell'anima". Si chiama cosi' il progetto ideato e realizzato dall'avvocato Luca Muglia, esperto in materia minorile e gia' presidente dell'Unione Nazionale Camere Minorili, e dalla dottoressa Alessandra Mercantini, mediatore penale minorile presso il Centro Giustizia Minorile e presidente dell'Associazione C.A.M. Gaia. L'idea ha preso spunto dal libro di Muglia pubblicato nel 2016 dal titolo "Educazione e fede: alle sorgenti dell'anima" (Edizioni Parva). Il progetto e' rivolto a 30 giovani detenuti del Carcere Minorile di Catanzaro e si propone di aiutare i ragazzi ad intraprendere un percorso pedagogico e spirituale "interiore" che li porti ad uscire dall'isolamento, anche simbolico, in cui sono rinchiusi.
Il punto di partenza e' la comprensione dei vissuti e delle storie personali. "Parliamo di ragazzi giovani che devono fare i conti con delle ferite profonde. I difficili contesti di provenienza e gli errori commessi hanno provocato in loro sofferenze psicologiche e in questo contesto- continua l'avvocato- il perdono di loro stessi e degli altri diventa un passaggio inevitabile ma doloroso".
L'iniziativa pedagogica e psicospirituale, effettuata grazie alla collaborazione del direttore dell'IPM di Catanzaro e del Ministero di Giustizia (Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunita'), ha avuto la durata di 7 mesi, da novembre 2015 a luglio 2016.
"Si e' scelto un progetto di educazione alla fede rivolto a tutti i ragazzi, anche di religioni differenti, che ricomprendesse sia la parte pedagogica che quella psicospirituale". La formazione e' partita dalla pedagogia dei diritti: "I giovani in genere sono sempre molto attratti dall'aspetto penale minorile- racconta l'avvocato- perche' desiderano conoscere meglio le questioni legate ai loro reati (da quelli contro il patrimonio a quelli contro la persona) e ai possibili sviluppi. Nelle Carceri Minorili sono ristretti soprattutto ragazzi stranieri ovvero con un substrato sociale di forte deprivazione".
La seconda parte del progetto, certamente piu' introspettiva, "spaventa di piu'". L'atteggiamento iniziale era di diffidenza- rammenta Muglia- perche' i ragazzi erano prevenuti, non capivano bene quale fosse l'obiettivo del progetto. Molti si sono persi per strada perche' non sono riusciti a reggere l'impegno e ad affrontare gli scheletri del passato. Solo in quattro sono riusciti a completare il percorso, attraversando le diverse tappe di un vero e proprio 'viaggio interiore'". I due incontri al mese erano animati da slide, pellicole di film, canzoni e dibattiti per stimolare la discussione: "L'ascolto e il dialogo hanno lo scopo di collegare il percorso spirituale al senso della vita- spiega Muglia- in modo tale da poter individuare nel proprio progetto esistenziale la presenza di Dio. Alcuni di loro avevano gia' intrapreso un percorso profondo, con altri si e' creato un confronto assai stimolante". I quattro che sono riusciti ad arrivare fino in fondo "hanno subito una trasformazione. Il loro atteggiamento e' diventato sempre piu' positivo e carico di speranza. Abbiamo constatato che un recupero reale e' possibile anche di fronte alle problematiche e alle situazioni piu' gravi, ma per raggiungere l'obiettivo e' necessario che questi ragazzi scavino nella loro interiorita', che diventino cio' che sono veramente. Purtroppo i progetti educativi a sfondo spirituale sono piuttosto rari nelle carceri- ammette Muglia- in quanto finisce per avere la meglio l'etichetta, l'idea cioe' che sia impossibile parlare di fede ai ragazzi cosiddetti difficili".
Da questa esperienza di successo e' nato in seguito il cortometraggio dal titolo "Dalla pedagogia dei diritti all'educazione dell'anima", in cui sono raccolte le voci dei giovani, le loro emozioni, i loro progetti di vita e la loro relazione con Dio. Il video racconta tre storie. Tre dei quattro ragazzi che hanno seguito tutto il percorso parlano della loro "profonda trasformazione". Qui e' possibile guardare un estratto del documentario (https://www.youtube.com/watch?v=WtiiT9NbnfI&feature=youtu.be).
(Red/ Dire)