(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Padova, 17 nov. - A quindici anni il 70% guarda la tv ogni giorno, il 98% possiede uno smartphone e il 93% si collega a internet tutti i giorni, il 37% lo fa senza limiti di tempo o restrizioni di sorta da parte dei genitori. Il 9% gioca online a giochi in cui realmente si vincono o perdono soldi. Il 15% ci gioca, ma solo con monete virtuali. Uno su quattro ha provato qualche altro gioco d'azzardo (gratta e vinci, lotto, slot machine, totocalcio, scommesse sportive). Sono i ragazzi tra i quindici e i sedici anni dello studio longitudinale "Crescere", curato dalla Fondazione Emanuela Zancan di Padova, con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo. Arrivato alla quarta annualita', lo studio si basa su un campione di mille ragazzi residenti tra le province di Padova e Rovigo, con l'obiettivo di monitorare, dagli 11 fino ai 18 anni, un momento fondamentale della loro esistenza come il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, per capire quali fattori favoriscono la loro crescita positiva.
A 15 anni un ragazzo su due (56%) dichiara di aver subito almeno una forma di bullismo negli ultimi sei mesi. Il 51 per cento ammette di averne compiuti. Le forme piu' comuni sono di tipo verbale. Il 16% e' stato infastidito attraverso il computer o il cellulare (cyberbullismo). Nella loro personale gerarchia di felicita' mettono al primo posto gli amici, seguiti dalla famiglia. "L'84% del campione continua a sentirsi supportato dalla famiglia- spiega Giulia Barbero Vignola, ricercatrice della Fondazione e referente dello studio- ma le percentuali sono in progressivo calo. Ora, a 15-16 anni aumenta il carico di studio e responsabilita', i ragazzi iniziano ad affrontare i primi insuccessi in ambito scolastico e affettivo, diventano piu' consapevoli dei propri punti di forza, ma anche delle proprie debolezze".
Sette ragazzi su dieci ricevono dalla famiglia l'aiuto morale e il sostegno di cui hanno bisogno; otto su dieci sono convinti che la famiglia tenti realmente di aiutarli nelle difficolta'.
L'aspetto piu' critico e' pero' quello del dialogo: il 57%sa di poter parlare dei propri problemi in famiglia, un quarto e' incerto (a volte si', a volte no) e il 18% invece non e' d'accordo. E' complicato soprattutto il dialogo con il padre: per quasi meta' dei ragazzi risulta "difficile-molto difficile" parlare con il padre di cose che preoccupano veramente. Lo sport e la salute sono altri due aspetti indagati da "Crescere", grazie al contributo fondamentale dell'Azienda Ulss 6 Euganea. I risultati evidenziano un calo della pratica sportiva con il progressivo innalzamento dell'eta' dei ragazzi: nella prima annualita', quando a essere coinvolti erano ragazzi di 11 e 12 anni, gli sportivi erano l'87%, in terza media erano l'84% e in prima superiore si e' registrata una diminuzione al 76%. Sempre meno ragazzi poi si dedicano al livello agonistico. Lo studio indaga, inevitabilmente, anche la situazione delle famiglie: nell'ultimo anno circa un quarto dei nuclei familiari coinvolti nello studio (23%) ha indicato almeno una difficolta' economica: ci sono stati momenti in cui non c'erano le risorse per comprare vestiti, pagare le bollette, pagare le tasse, pagare l'affitto o mutuo della casa, sostenere spese sanitarie o per la scuola (libri, gite ecc.). Nel 14% dei casi la situazione nell'ultimo anno e' peggiorata per vari motivi: perdita del lavoro di uno dei due genitori, diminuzione dello stipendio, separazione, spese impreviste. La situazione e' critica soprattutto negli istituti professionali: il 40% degli studenti ha problemi di tipo economico in famiglia.
"Stiamo facendo del nostro meglio - commenta il direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato - perche', forse per la prima volta nel nostro paese, con uno studio longitudinale vengono affrontati i problemi e le risorse positive della popolazione dai 12 ai 18 anni. Quest'anno il campione si e' ampliato da 400 a mille studenti, grazie all'ingresso di otto istituti superiori (licei, istituti tecnici e professionali) delle province di Padova e Rovigo".
(Red/ Dire)