(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 3 nov. - Un'azienda che produce lampadari di carta personalizzabili, economici e dal design accattivante, che garantiscono un notevole risparmio energetico grazie all'utilizzo di led. E' 'Luce sia', il progetto degli studenti dell'Iis 'Vincenzo Capirola' di Leno in provincia di Brescia che si e' aggiudicato il primo premio della X edizione del concorso 'Che impresa ragazzi!', l'iniziativa della fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio (Feduf) in collaborazione con il Miur che ha l'obiettivo di promuovere l'autoimprenditorialita' a partire dalle scuole secondarie di secondo grado. La presentazione dei progetti finalisti e la cerimonia di premiazione si sono tenute oggi pomeriggio alle scuderie di Palazzo Altieri a Roma alla presenza del sottosegretario al ministero dell'Istruzione Gabriele Toccafondi, del vicepresidente della fondazione Miro Fiordi e del presidente Associazione Bancaria Italiana Antonio Patuelli, in occasione della 93esima giornata mondiale del risparmio.
Secondi in classifica con il progetto 'Teatro Momos', gli studenti del liceo 'Perticari' di Senigallia in provincia di Ancona, che hanno avuto l'idea di creare un'associazione culturale per la promozione del teatro all'interno della comunita'. Sono invece i ragazzi dell'istituto 'G. Marconi' di Pontedera in provincia di Pisa ad aggiudicarsi il terzo posto sul podio con il progetto 'New Tech Garden srl', un irrigatore automatico controllato da una centralina collegata tramite wi-fi ad un'applicazione in grado di impostare, attraverso elettrovalvole e sensori di umidita', le funzioni in base all'umidita' del terreno ed altri parametri preimpostati. 11 le classi coinvolte per 12 progetti finalisti, in un concorso legato ai percorsi di alternanza scuola-lavoro realizzati dagli studenti in collaborazione con istituti e fondazioni bancarie.
Dai droni dotati di filtri per diminuire la quantita' di Pmi in atmosfera degli studenti dell'itc 'Fossati da Passano' di La Spezia (progetto 'Free air'), alla creazione di un'impresa che rimette in commercio i farmaci non utilizzati ma non scaduti del liceo 'Capece' di Maglie in provincia di Lecce (progetto 'Farmaco Amico'); dal braccialetto elettronico per bambini con funzioni antismarrimento e monitoraggio virtuale dell'istituto 'Gonzaga' di Milano (progetto 'Baby watch') all'app che combatte gli sprechi alimentari suggerendo ricette a partire dagli ingredienti, filtrandole anche in base a allergie e intolleranze, diete ipocaloriche e restrizioni religiose del liceo 'F. Jarach' di Milano (progetto 'Eat it'). I ragazzi hanno presentato le loro idee attraverso un vero e proprio business plan, spiegato ai nove membri della giuria in quattro minuti attraverso video e slide.
Al termine della presentazione la giuria ha proclamato i vincitori e consegnato i premi. Gli studenti che si sono aggiudicati la medaglia d'argento e di bronzo riceveranno dei buoni spendibili in libri, materiale didattico, dvd e cd musicali, mentre i primi in classifica potranno visitare il Museo del Risparmio di Torino.
"Con questo progetto si e' fatta l'alternanza e contemporaneamente sono stati offerti ai ragazzi elementi fondamentali di educazione finanziaria- dichiara Toccafondi-. Ma la scuola deve anche aiutare i ragazzi ad avvicinarsi all'autoimprenditorialita', a capire che l'impresa nasce da un'idea, da una scintilla e che dall'idea si deve creare la vera e propria impresa, attraverso la redazione di un business plan, per arrivare poi alla produzione, commercializzazione e comunicazione del prodotto. Da sola la scuola queste competenze non puo' darle- sottolinea- e l'esempio di 'Che impresa ragazzi' ci fa capire che la scuola da' le competenze grazie a chi insieme alla scuola fa questo percorso". Un concetto, quello dell'educazione finanziaria, che, secondo Fiordi, e' fondamentale per "non diventare cittadini di serie B" e per "governare la finanza per non farsi governare dalla finanza stessa". Uno strumento che, dice Patuelli, "si pone a fondamento di una nuova educazione civica e civile" e mette i cittadini nelle condizioni di "avere una parita' di rapporto con il mondo bancario e finanziario".
Una consapevolezza acquisita sul campo anche da Matteo Musa, membro della giuria e giovane Ceo di Fitprime, che ha raccontato ai ragazzi come, partendo da un'idea, e' riuscito a costruire un market place di fitness grazie al digital marketing e a tirar su un'azienda che oggi conta ben 15 persone a tempo pieno: "Ricordate che non le vostre idee venite ad esporle in team, non come singoli- dice Musa agli studenti-. Non bisogna mai smettere di cacciare clienti o investitori. Se pensate che un progetto sia quello giusto dovete innamorarvi non tanto del progetto, ma del cliente e del problema che con la vostra idea andate risolvere. Dovete seguire il flusso e imparare a sbagliare in fretta, capire quali sono le competenze che vi mancano per realizzare il vostro progetto e cercare di colmarle creando un buon team. Solo cosi' potrete veder realizzata la vostra idea".
(Red/ Dire)