(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Milano, 24 mar. - "Legalita' e rispetto si imparano da giovani": essenziale ma diretto il tema portante della quarta edizione della "Giornata della legalita'", promossa da Corecom Lombardia insieme al Consiglio regionale e in collaborazione con l'associazione "La Banda degli onesti". L'immagine evocata in sala Pirelli dal comandante provinciale dei Carabinieri, Canio Giuseppe La Gala, davanti a tanti ragazzi delle scuole superiori, e' quella di Carolina Picchio, uccisa a 14 anni dal cyberbullismo che la vide inconsapevole vittima di filmati girati contro la sua volonta' e contro il suo volere diffusi in rete. Un fenomeno in crescita, come ha ricordato la presidente del Corecom Federica Zanella, se e' vero che 71.000 giovani lombardi tra i 15 e i 24 anni hanno avuto esperienze dirette di cyberbullismo, 230.000 adolescenti conoscono almeno una persona che ha avuto problemi con reati telematici, un ragazzo su cinque (22%) ha ricevuto messaggi con parole, immagini o video a sfondo sessuale (fenomeno del "sexting").
In questo campo, il Corecom interviene non solo con azioni di formazione ed educazione rivolte a studenti, insegnati e genitori, ma con uno sportello "Web Reputation", strumento gratuito per tutelare la reputazione digitale a partire da foto e notizie diffuse sui social network. "L'illegalita' si combatte a partire dai banchi di scuola attraverso un'opera di educazione al rispetto delle regole e delle leggi, capace di indirizzare le nuove generazioni, e non solo, verso una cultura di fiducia nello Stato di diritto - ha detto il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, evidenziando la connessione dell'iniziativa con la Giornata contro le mafie- e la cultura della legalita' non puo' che basarsi sull'interiorizzazione delle regole, per far si' che si possa avere piena consapevolezza e convinzione della necessita' del rispetto delle stesse, delle leggi e della dignita' delle persone". Tra i relatori, il dem Fabio Pizzul (correlatore della legge regionale di contrasto al bullismo e cyberbullismo), la presidente del Consiglio per le Pari opportunita' della Lombardia, Ombretta Colli, il responsabile del progetti educativi della Polizia Postale, Marco Valerio Cervellini, e Gustavo Adolfo Cioppa, sottosegretario alla presidenza della Regione.
In base alla ricerca OssCom/Universita' Cattolica per il Corecom Lombardia (2016), il 46% degli episodi di bullismo avviene di persona, il 36% via Facebook, il 27% su WhatsApp, il 19% con chiamate o sms sul cellulare, l'8% su Instagram, il 4% su Twitter, il 4% su Youtube, il resto su siti di videogiochi, Snapchat e Tumblr. Il 53% dei messaggi classificabili come "sexting" viene diffuso via Facebook, il 35% su WhatsApp. Tra il 2014 e il 2017 il 29% delle richieste ricevute dallo sportello "Web Reputation" e' per la rimozione di contenuti (foto o video) a sfondo sessuale; il 46% delle segnalazioni riguarda furto di identita' o dati personali presi da profili social senza permesso; il 25% sono richieste di cancellazione di contenuti contenenti offese, diffamazione o azioni di cyberbullismo.
(Red/ Dire)