(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 24 mar. - "Quasi 600 milioni di bambini - 1 su 4 nel mondo - entro il 2040 vivranno in aree con risorse idriche estremamente limitate". È l'allarme lanciato dall'Unicef in occasione della Giornata mondiale dell'acqua. Dal rapporto 'Thirsting for a future: water and children in a changing climate' emerge che "circa 663 milioni di persone nel mondo non hanno accesso a fonti adeguate di acqua e 946 milioni di persone defecano all'aperto, oltre 800 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno per diarrea causata da acqua e servizi igienico-sanitari non adeguati". Inoltre "le donne e le bambine impiegano globalmente 200 milioni di ore ogni giorno per raccogliere acqua". "L'acqua e' fondamentale, senza acqua niente puo' crescere", dichiara Anthony Lake, direttore generale dell'Unicef, secondo cui "nel mondo, milioni di bambini non hanno accesso ad acqua sicura" e "questo mette a rischio a le loro vite, minaccia la loro salute e mette a repentaglio il loro futuro. Se non agiremo subito, questa crisi continuera' ad acuirsi".
Secondo il rapporto dell'Unicef, "36 Paesi stanno attualmente affrontando alti livelli di stress idrico" per via di temperature piu' calde, innalzamento dei livelli del mare, inondazioni sempre piu' frequenti, siccita' e scioglimento dei ghiacci oltreche' per la crescita della popolazione. Ma per l'Unicef, "le conseguenze dei cambiamenti climatici sulle fonti d'acqua non sono inevitabili". Per questo per Unicef nei prossimi anni "i Governi devono pianificare interventi di modifica relativi alla disponibilita' e alla richiesta d'acqua", "gli investimenti dovrebbero essere mirati alle popolazioni a piu' alto rischio", "le aziende devono lavorare con le comunita' per prevenire contaminazioni ed esaurimento delle fonti d'acqua sicura" mentre "le comunita' dovrebbero trovare nuovi modi per diversificare le fonti d'acqua e ampliare la capacita' di reperire acqua in sicurezza".
(www.agensir.it) (Red/ Dire)