(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 26 mag. - "3.000 ragazzi non e' un numero impossibile da gestire, eppure questi ragazzi hanno enorme difficolta' perche' a 18 anni sono costretti ad inventarsi una vita, mentre avrebbero bisogno di piu' tempo per farlo". Lo ha dichiarato Filomena Albano, Autorita' garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, a margine della presentazione della ricerca "Una risposta ai care leavers: occupabilita' e accesso ad un lavoro dignitoso", realizzata da SOS Villaggi dei Bambini in 10 diversi Paesi tra cui Austria, Croazia, Capo Verde, Spagna, Italia, Tunisia, Zimbabwe in collaborazione con il London University College e presentata oggi, ospiti dell'Autorita' Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile di Roma, organizzato da Asvis, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, in concomitanza con la celebrazione della ratifica della Convenzione Onu per i Diritti dell'Infanzia, in programma il 27 maggio. "Per continuare a studiare, perche' a 18 anni si va ancora a scuola - ha continuato - invece loro si trovano privi di percorsi di protezione.
Questi ragazzi fanno molte istanze e tutte quante possibili, una di queste e' l'allungamento del percorso di protezione fino al compimento del 21esimo anno di eta' come accade in altri paesi dell'Unione europea. L'altro e' avere assistenza, avere aiuto dal punto di vista dell'alternanza scuola lavoro. Solo 1/3 di questi ragazzi tornano nelle famiglie di origine - ha concluso - e i 2/3 di loro si trovano a dover reperire fondi e un domicilio per la loro sussistenza e questo fa si' che il loro 18esimo compleanno non sia una data da aspettare con impazienza, ma bensi' un motivo di angoscia".
(Red/ Dire)