(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 16 giu. - Sono 25.846 i minorenni soli arrivati in Italia nel corso del 2016 dopo viaggi pieni di insidie e di pericoli, fuggiti da guerre e poverta', senza adulti di riferimento e in condizione di particolare vulnerabilita' e fragilita'. E' quanto emerge dal Rapporto annuale dell'Autorita' garante per l'Infanzia e adolescenza presentato alla Camera dalla presidente Filomena Albano alla presenza di Laura Boldrini. L'assenza di una rete parentale espone questa tipologia di minorenni - viene spiegato nella relazione- oltre al rischio di marginalita' sociale, ad un alto rischio di sfruttamento. Per questo e' necessario garantire loro non solo l'accoglienza ma anche una effettiva tutela legale, linguistica e culturale, con una adeguata assistenza psicologica ed un percorso che consenta di rielaborare l'esperienza vissuta. L'esigenza di strutturare il sistema italiano di accoglienza e di tutela di questi bambini e ragazzi si e' imposta con assoluta priorita' e si e' tradotta nell'approvazione della legge n.
47/2017 'Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati'.
Un segnale di avanzamento sul fronte dei diritti che adesso e' necessario tradurre in termini concreti. "Il tutore e' una figura importante- spiega l'Autorita' garante per l'Infanzia e l'adolescenza Filomena Albano - che si pone l'obiettivo di incarnare una nuova idea di tutela legale: non solo rappresentanza giuridica ma figura attenta alla relazione con i bambini e i ragazzi che vivono nel nostro Paese senza adulti di riferimento, capace di farsi carico dei loro problemi ma anche di farsi interprete dei loro bisogni. Privati cittadini, adeguatamente selezionati e formati e guidati dalla volonta' di vivere una nuova forma di genitorialita' sociale e di cittadinanza attiva. Un nuovo ruolo per l'Autorita' garante per l'Infanzia e l'adolescenza e per i garanti regionali e delle province autonome, che avranno cura di selezionare e formare i tutori inseriti in elenchi istituiti presso il Tribunale per i minorenni".
La legge 47/2017 prevede quanto segue: permanenza di massimo 30 giorni nei centri di prima accoglienza; Identificazione del minore; in un termine massimo di 10 giorni - e accertamento multidisciplinare dell'eta'; selezione e formazione dei tutori volontari; rilascio di 2 tipologie di permesso di soggiorno: per minore eta', nel caso di straniero non accompagnato, o per motivi familiari e valido fino alla maggiore eta'; misure specifiche per favorire l'adempimento dell'obbligo scolastico e formativo; disposizioni per favorire l'affido familiare come forma di accoglienza prioritaria rispetto all'ospitalita' in una struttura.
(Red/ Dire)