(DIRE-Notiziario settimanale Minori) Roma, 27 gen. - Oggi l'Unicef lancia un nuovo documentario interattivo, che racconta la vita dei bambini siriani in eta' scolare che vivono in Libano come rifugiati. #ImagineaSchool offre un racconto in prima persona sulle sfide che questi bambini affrontano per accedere all'istruzione.
L'Unicef ha presentato le storie di questi 19 bambini nel giorno in cui inizia il Forum di Helsinki sulla situazione umanitaria in Siria (23-24 gennaio), per dare "un volto umano" a quelle sfide che saranno discusse durante la conferenza. Circa la meta' dei bambini siriani in eta' scolare - 187.000 - sono fuori dalle scuole in Libano, il paese che ospita il numero piu' alto di rifugiati per abitante al mondo. Invece di ricevere un'istruzione, migliaia di bambini siriani, alcuni anche di sei anni, sono impiegati nell'agricoltura, nelle fabbriche, nell'edilizia e in strada.
L'Unicef e il Governo del Libano hanno fornito accesso alla scuola pubblica a oltre 150.000 bambini siriani rifugiati. Per fare in modo che un maggior numero di bambini riceva un'istruzione di qualita', l'Unicef chiede, per il 2017, 240 milioni di dollari da utilizzare per i programmi d'istruzione in Libano. "La poverta', l'esclusione sociale, l'insicurezza e le barriere linguistiche stanno impedendo ai bambini siriani di ricevere un'istruzione, lasciando un'intera generazione in condizioni di svantaggio, di poverta' ed esposti al rischio di matrimoni precoci e lavoro minorile," ha dichiarato Tanya Chapuisat, Rappresentante dell'Unicef in Libano.
"Lavorando con il Governo, i donatori ed i partner, siamo riusciti a inserire quasi la meta' dei bambini siriani rifugiati che vivono in Libano in un percorso formativo. È giunto il momento di raggiungere anche l'altra meta', per far si' che ogni bambino abbia la possibilita' di ricevere un'istruzione di qualita'", ha dichiarato Chapuisat.
Il documentario interattivo, girato in Libano nel 2016, e' stato prodotto dall'Unicef insieme a una squadra di scrittori pluripremiata della Vignette Interactive. Le foto sono state scattate dal vincitore del World Press Photo, Alessio Romenzi.
"Ascoltare le storie dei bambini e capire il ruolo che l'istruzione ricopre nell'affrontare le loro difficolta' e' stato straziante. Nelle foto, ho cercato di catturare quanto significhi per loro andare a scuola - sperando che il mio lavoro possa cosi' aiutarli a rendere reale un semplice sogno", ha dichiarato Romenzi. Il titolo, #ImagineaSchool, e' stato ideato da Assia, di 10 anni e da Dyana, di 13, che sono presenti nella serie: entrambe non sono mai andate a scuola. "Immagino una scuola bellissima. Con dipinti di ragazzi e ragazze sulle pareti," ha detto Dyana.
A livello globale, l'istruzione continua ad essere uno dei settori meno finanziati negli appelli umanitari. Nel 2015, le agenzie umanitarie hanno ricevuto solo il 31% dei finanziamenti necessari per l'istruzione, rispetto al 66% di un decennio fa.
(Red/ Dire)