(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 24 feb. - Riparte il 2 marzo da Bari il "Viaggio" di Andrea Iacomini, Portavoce di Unicef Italia, in tutta la penisola per raccontare le storie dei tanti bambini che vivono in contesti di emergenza, in situazioni di emarginazione sociale e di grande vulnerabilita'.
Il nuovo tour "In Viaggio 2017", riprende l'esperienza teatrale del 2015, che ha visto il Portavoce raccontare attraverso un monologo le storie dei bambini "invisibili", questa volta articolata in una serie di incontri con scuole ed universita', la presentazione del suo ultimo romanzo "Il Giorno Dopo" e un ciclo di conferenze in tutta Italia. Si parlera' non solo dei bambini siriani, vittime di una guerra che sembra non finire, quelli di Yemen, Afghanistan, Iraq, Centrafrica e Sud Sudan o dei piccoli migranti che arrivano da soli in Europa, ma anche dei bambini italiani colpiti dai recenti terremoti, quelli che vivono in condizioni di emarginazione sociale e poverta'. Il viaggio di Iacomini da Roma a Bari, da Como a Trapani sara' l'occasione per discutere dei diritti dei bambini e delle nuove sfide umanitarie ma anche di visitare quelle situazioni di degrado vicine a noi e spesso ignorate. Dai "ghetti" di migranti del sud Italia fino ad arrivare alle zone di frontiera di Como e Ventimiglia, dai centri di accoglienza sorti in varie regioni ai container dove vivono decine di bambini italiani in attesa di una nuova casa. Un viaggio che vuole far breccia nella mente e nel cuore dell'opinione pubblica.
"Avro' con me solo una telecamera per documentare in ogni citta' non solo il disagio in cui vivono i bambini ma anche le eccellenze di molti comuni del nostro Paese nell'accoglienza dei minori e nei servizi per le famiglie - Ha dichiarato Iacomini - Viviamo un'epoca storica difficile. C'e' un grande bisogno di raccontare, rispetto a chi alza muri o parla di pulizia etnica, le storie di chi fugge dai propri paesi, le motivazioni che stanno alla base di fughe dalla disperazione".
Avvicinare, conclude, "non allontanare le questioni che ci riguardano e che prima o poi faranno parte del nostro quotidiano. Il senso di questa nuova esperienza sara' proprio quello di informare gli italiani, di mostrare loro la verita', illuminare le periferie dimenticate del mondo di cui ancora si continua a parlare ad intermittenza e offrire un tipo di informazione reale, pulita, senza filtri anche se cio' che l'UNICEF fa in tutti i paesi del mondo".
(Red/ Dire)