'C'e' un popolo di invisibili a cui vanno restituiti i diritti'
(DIRE-Notiziario settimanale Minori) Roma, 10 feb. - "C'e' un popolo di 'invisibili', soprattutto minori, che in molti Paesi africani non riesce ad accedere ai piu' elementari diritti perchee' non iscritto all'anagrafe. Milioni che, ufficialmente, 'non esistono' rimanendo esposti a grandi pericoli: essere arruolati come bambini-soldato, diventare vittime di schiavitu', abusi sessuali, traffico di organi e lavoro minorile. Senza dimenticare il fenomeno largamente diffuso dei "matrimoni precoci".
La Comunita' di Sant'Egidio intende attirare l'attenzione sulla "necessita' di incrementare le vie per una registrazione allo stato civile universale, cominciando dall'Africa, dove si calcola che piu' di 85 milioni di bambini l'anno non vengano iscritti all'anagrafe al momento della nascita. Fronteggiare la tratta di essere umani e' possibile, proprio a partire dai minori".
Dal 2008 la Comunita' di Sant'Egidio combatte questo "fenomeno gravissimo" con il Programma 'Bravo!' (Birth Registration for All Versus Oblivion) in diversi paesi africani, in primo luogo in Burkina Faso, Mozambico e Malawi. "Solo in Burkina Faso, in pochi anni - ricorda la Comunita' di Sant'Egidio - sono state registrate all'anagrafe 3 milioni e mezzo di persone, togliendo terreno ai trafficanti di esseri umani. Un documento di identita' sembra poco. Invece protegge dall'illegalita' e permette la partecipazione alla societa', dando la possibilita' di studiare, lavorare e viaggiare legalmente. È venuto alla luce un intero popolo di invisibili che finalmente ora puo' esistere e ottenere tutti i diritti negati dalla mancanza di questo fondamentale atto civile".
(www.agensir.it) (Red/ Dire)