(DIRE-Notiziario settimanale Minori) Roma, 3 feb. - "Bene la rivisitazione del disegno di legge per il contrasto al cyberbullismo che, come avevo auspicato, che prevede decisi interventi di carattere preventivo, non solo attraverso una formazione adeguata ma introducendo anche il concetto di una vera e propria educazione, come strumento necessario di contrasto al fenomeno e ai rischi connessi al Web. Sul cyberbullismo e' fondamentale l'attenzione alla prevenzione e all'educazione: sono elementi fondamentali e imprescindibili per arginare un fenomeno che registra un forte coinvolgimento delle persone di minore eta', e dunque bene che testo normativo torni a dare spazio a interventi di prevenzione del fenomeno con educazione e informazione.
Bene anche l'attenzione specifica agli interventi di educazione in ambito scolastico che sono destinati agli alunni, senza differenze in termini di eta'. Sull'universo del web e' impensabile immaginare un controllo totale, per questo serve uno scatto di consapevolezza e un impegno a governare i rischi connessi al web con l'educazione digitale che- ribadisco- deve riguardare innanzitutto i ragazzi, ma che deve coinvolgere anche genitori e insegnanti. Bene per questo che la scuola sia individuata come luogo in cui investire in tal senso, con l'individuazione, in ogni istituto, di un docente referente.
Positiva anche la possibilita' di istanza di oscuramento immediato o blocco al gestore del social, perche' parte consistente degli effetti nefasti del bullismo via internet consiste proprio nella amplificazione che solo il web permette. Molto bene, infine, anche la previsione di istituire un tavolo tecnico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che coordini il Piano di azione integrato per il contrasto del cyberbullismo, di cui fara' parte anche l'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza".
Cosi' la Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, sul disegno di legge approvato dall'aula del Senato e ora nuovamente alla Camera, che "torna a mettere al centro i ragazzi, con un ritorno del testo all'impostazione originaria, centrata sui minori e ragazzi nel contesto scolastico".
(Red/ Dire)