(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Cagliari, 15 dic. - "Sono allarmata, e' necessario con urgenza un monitoraggio costante dei minori stranieri non accompagnati presenti in Sardegna, per poi procedere con la mappatura delle comunita' isolane". Cosi' la garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Grazia Maria De Matteis, che nella sala riunioni della segreteria generale del Consiglio regionale, ha incontrato i rappresentanti di Unicef International.
Dai dati resi noti dal ministero del Lavoro risulta che al 30 settembre 2017 i minori stranieri non accompagnati registrati nell'isola siano 830, di cui 317 a Cagliari, 207 a Sassari, 72 a Oristano, 27 a Nuoro, 83 in Ogliastra, 78 a Carbonia Iglesias, 32 a Olbia Tempio e 14 nel Medio Campidano. Attualmente pero' ne risultano accolti nelle strutture circa 400, del resto non si ha notizia. "È necessario approfondire e fare chiarezza per sapere la effettiva entita' del fenomeno nella nostra terra", ribadisce De Matteis. I rappresentanti dell'Unicef, Renata Corona, Ivan Mei e Samantha Pinna hanno quindi illustrato le attivita' che svolgono sia a livello nazionale che internazionale: "L'Unicef sara' a fianco della garante con un'attivita' di supporto- assicura la delegazione- anche in Sardegna c'e' tanto da fare".
Gli obiettivi per il 2018 sono molteplici: forti delle esperienze fatte in altre regioni d'Italia, soprattutto in quelle dell'emergenza come Sicilia e Calabria, il Fondo delle Nazioni unite per l'infanzia, si propone di attuare anche nell'isola una serie di progetti pilota a favore dei minori stranieri non accompagnati.
Sono gia' allo studio, anche da parte della garante, una serie di iniziative che possano permettere anche ai minori di segnalare direttamente i problemi, i pericoli e le difficolta' della loro vita, come gia' avviene in altre regioni italiane. "Oggi- conclude De Matteis- apriamo un percorso unitario con l'Unicef che, con le altre istituzioni che si occupano dei minori, ci consentira' di fare 'rete' per aiutare tutti i nostri minori stranieri e non".
(Red/ Dire)