Filomena Albano all'incontro di Cervia (RA) organizzato dal Ciai
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Bologna, 28 apr. - "Mai piu' bambini soli", questo il tema dell'incontro organizzato a Cervia (Ravenna) dal Ciai (Centro italiano aiuti all'infanzia). Visto l'oggetto del dibattito, importante e' stata la presenza dell'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza, nella persona di Filomena Albano. Una galassia di solitudine quella dei piccoli che hanno bisogno di sentire vicino a se' il calore di persone che li amano, affiancate dalla presenza delle istituzioni che corroborano lo sforzo di chi vuol dare loro affetto. "In un convegno con tantissimi partecipanti qui a Cervia si sta parlando di bambini. Bambini che soffrono di solitudine affettiva e di relazione- spiega all'agenzia Dire Filomena Albano, che specifica anche i tipi di solitudine che coinvolgono i minori-. Non sono solo quelli che non hanno una famiglia e che magari arrivano in Italia da Paesi lontani o che sono allontanati dalla famiglia di origine perche' li maltrattano e a volte abusano di loro, ma anche chi vive in un contesto dall'apparente normalita'.
E non da ultimi parliamo anche di orfani speciali, vittime collaterali della morte della madre per mano del padre, oppure dei piccoli che hanno una famiglia di origine ma che arrivati in Italia sono poi inseriti nelle classi senza un mediatore culturale". Per farli sentire meno soli, per prenderli per mano, non bastano le sole associazioni come il Ciai ma serve una presenza forte dello Stato, questo uno dei temi affrontati oggi all'incontro di Cervia. In questo ambito "l'Autorita' garante ha il valore aggiunto di avere una visione a 360 gradi- precisa Albano-. È l'unica realta' ad avere uno sguardo cosi' ampio sul concetto di infanzia, quindi a maggior ragione oggi con le competenze dello Stato che sono frammentate tra tante amministrazioni e tanti enti, siamo un ponte tra le associazioni e le istituzioni".
Uno dei passi fondamentali per aiutare i minori in difficolta' e' l'adozione, ed il Ciai e' un'associazione da anni impegnata nella cooperazione allo sviluppo e nelle adozioni internazionali. "Su questo tema l'Autorita' garante ha competenza in materia di post-adozione e di sostegno ai bambini adottati che sono gia' in Italia e avrebbero bisogno di essere supportati dai servizi del territorio che in questo momento sono in una situazione di carenza strutturale", riprende il discorso la Garante Filomena Albano per poi spiegarne i motivi.
"Questo perche' negli ultimi anni abbiamo dato la disponibilita' all'accoglienza di bambini con bisogni speciali, ovvero che sono arrivati in Italia con famiglie numerose, con tanti fratelli: in questi casi l'enorme disponibilita' delle famiglie italiane all'accoglienza deve essere supportata con un sistema di servizi capillare, per evitare che le famiglie e i bambini rimangano soli. Ovvero- conclude-, per un fatto di generosita' molte famiglie potrebbero aver dato la propria disponibilita' al di sopra e al di la' delle proprie forze, e questo richiede sostegno da parte dei servizi del territorio, non solo da parte delle associazioni come il Ciai".
(Red/ Dire)