Tutelare i bimbi nelle famiglie fragili, convegno a Modena
Tra leggi e welfare, ne parlano magistrati, garante, operatori
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Modena, 21 apr. - Diritti parificati, nuovi diritti, nuovi modelli familiari, nuovi linguaggi sociali e morali, liberta' conquistate. Ma anche fragilita' personali e sociali crescenti, crisi dei ruoli genitoriali, lontananza dei legami parentali. "Viviamo in una societa' estremamente complessa e totalmente rinnovata in tutte le sue sfaccettature: noi tutti che ci occupiamo di famiglie, che entriamo nelle loro vite, dobbiamo prenderci le nostre responsabilita' e capire, insieme, come intervenire e lavorare". Veronica Frigi, presidente CamMiNo (Camera nazionale avvocati per la famiglia e i minorenni) per le sedi di Reggio Emilia e Modena, presenta cosi' il convegno "Famiglie fragili: tra welfare e giurisdizione", in calendario domani dalle 9.30 alla Sala Panini della Sala di Commercio di Modena. Magistrati, avvocati, servizi sociali, docenti universitari in rete per rispondere alle nuove esigenze dei nuovi modelli familiari: "Equiparazione dei figli e unioni civili sono solo due dei passaggi storici a cui abbiamo assistito negli ultimi anni.
Di conseguenza, sono sempre piu' le forme di sostegno sociale e giudiziario che dobbiamo essere in grado di fornire alle famiglie". Come spiega CamMiNo, il risultato di tutti questi cambiamenti e' il disorientamento di utenti e operatori: i canoni giuridici, sociali e operativi, infatti, spesso sembrano non rispondere piu' alle reali esigenze dell'utenza e alla necessita' costituzionale di assicurare pari diritti fondamentali e pari opportunita'. "La Costituzione ci dice che piu' le famiglie sono in situazioni di fragilita', piu' dovrebbero essere aiutate, sostenute e potenziate. Il nostro obiettivo e' che ciascuno, soprattutto i soggetti piu' vulnerabili, e fra i primi i minorenni, trovino piena tutela in tutto l'iter".
Un disorientamento, spiega Frigi, alimentato anche da un sistema di giustizia frammentato tra piu' giudici con competenze diverse, diverse modalita' di giudicare, persino diversa composizione e diversi strumenti: "Una polverizzazione del sistema giustizia che, per una serie di situazioni, puo' anche divenire giustizia negata: non dimentichiamo le molte condanne all'Italia da parte della Corte di Strasburgo. Anche per questo la nostra normativa si deve aprire alla normativa sovranazionale". Secondo Frigi, e' necessario che tutti gli attori coinvolti riflettano insieme per formare professionisti - avvocati, magistrati, ma non solo - preparati, specializzati e capaci di affrontare le delicate tematiche del diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni. "Per farlo, serve rivolgere sempre piu' attenzione anche ad aspetti non prettamente giuridici, come quelli sociologici, psicologici o pedagogici". Un confronto corale, che al convegno sara' portato avanti, tra gli altri, dalla presidente nazionale di CamMiNo Maria Giovanna Ruo; Giuseppe Spadaro, presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna; Daniela Dondi, presidente dell'Ordine degli avvocati di Modena; Clede Maria Garavini, garante per l'Infanzia e l'adolescenza dell'Emilia-Romagna che coordinera' l'evento.
"Ci saranno anche molti relatori legati al mondo dei servizi sociali cittadini e regionali. Silvia Panini dell'associazione Aut Aut di Modena, invece, portera' la loro esperienza con i bambini autistici: Aut Aut e' riuscita a mettere in piedi una bella rete e a dimostrare come le cose, insieme, possano risolversi. Parleremo anche di Community Lab, progetto legato ai servizi sociali sanitari della regione che affronta quest'anno il tema della conflittualita' familiare".
L'obiettivo e' quello di muovere i primi passi di un dialogo continuo (prossima tappa: il 15 maggio a Rovereto, provincia di Trento) con tutti gli operatori della materia, un confronto permanente, uno scambio di informazioni, idee, problemi e soluzioni, secondo le diverse prospettive e responsabilita', ma ricercando un linguaggio comune: "A me piace definirle autonomie coordinate. Solo cosi' potremo rispettare la dignita' e i diritti delle persone. Siamo di fronte a un contesto critico: c'e' una conflittualita' generalizzata e immediata. Dal problema si passa direttamente al conflitto grave, quasi irrisolvibile: noi dovremmo poterlo evitare, facendo ragionare i diretti interessati prima che la situazione precipiti. Non e' piu' il tempo della 'Guerra dei Roses': e' tempo di migliorare il percorso di distaccamento dalla famiglia".
(Red/ Dire)
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