"Non hanno autonomia per fare scelte, norma va cambiata"
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 23 set. - "Prima di tutto come medico credo che una corretta informazione sull'efficacia delle terapie debba essere garantita a tutti. Il problema e' quando queste scelte riguardano minori che non hanno l'autonomia di farle sulla propria salute. Credo che la norma italiana debba essere cambiata, da questo punto di vista, per dare la possibilita' a chi ha il compito di tutelare la salute di questi minori quando la famiglia e i tutori ufficiali non sono in grado di poterlo fare. E purtroppo devo dire che le scelte che sono state fatte di recente sulla pelle di alcuni minori hanno portato a conseguenze irrimediabili". Cosi' il deputato Federico Gelli, responsabile Sanita' del Pd, interpellato dall'agenzia Dire in merito alla morte di alcuni pazienti a seguito del rifiuto di terapie tradizionali.
"Le terapie collaterali, aggiuntive- prosegue Gelli- che si sommano a quella ufficiale e comprovata, con studi internazionali che lo dimostrano, possono anche andar bene. Le altre sono ipotesi che mi sembra abbastanza difficile possano giustificare un'interruzione della terapia principale. Insomma: va bene la vitamina C, ma non si puo' pensare di curarci il tumore. Dobbiamo creare le condizioni per una corretta informazione, per percorsi terapeutici assistenziali corretti e, quando ce n'e' bisogno, come nel caso dei minori, bisogna intervenire e avere la forza per evitare che questi ragazzi e ragazze- conclude il responsabile Sanita' del Pd- muoiano per una scelta inconsapevole della stessa famiglia".
(Wel/ Dire)