Ministro parla del 'Fertility day': "Troppa poca prevenzione"
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 23 set. - "Oggi 700.000 persone non riescono ad avere bambini per tanti motivi e molti di questi sono dovuti a patologie che potevano essere evitate con la prevenzione. Molti non sanno che ci sono delle cure e delle terapie, che io ho voluto fortemente venissero inserite nei Livelli essenziali di assistenza, non sanno che queste terapie saranno gratuite e non sanno a chi rivolgersi. Io allora spero che da questa giornata emergano delle indicazioni per tutte queste persone, uomini e donne, che stanno vivendo una fase particolare della propria vita e che hanno bisogno di un supporto informativo". Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, lo ha detto durante il suo discorso di apertura a Roma per il Fertility Day, la prima giornata nazionale dedicata all'informazione e formazione sulla fertilita' umana, istituita con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 28 luglio 2016. L'evento si e' svolto contemporaneamente in altre tre citta' italiane (Bologna, Padova e Catania), con tavole rotonde collegate tra loro in streaming e la partecipazione di esperti della materia, operatori sanitari, societa' scientifiche, associazioni, studenti e giornalisti per approfondire i temi centrali della fertilita'.
La giornata e' promossa dal ministero della Salute per aumentare "soprattutto nei giovani la conoscenza sulla propria salute riproduttiva- si legge sul sito dedicato al Fertility Day- e fornire strumenti utili per tutelare la fertilita' attraverso la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura della malattie che possono comprometterla e le tecniche di Procreazione medicalmente assistita".
Nella tavola rotonda di Roma, in particolare, si e' parlato delle politiche di prevenzione sanitaria per promuovere comportamenti corretti al fine di ridurre i fattori di rischio e proteggere la salute riproduttiva. Verranno inoltre illustrate le novita' per la tutela della fertilita' nell'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
A Bologna il tema e' stato come aiutare la salute riproduttiva attraverso le tecniche di Procreazione medicalmente assistita, con un focus sulla preservazione della fertilita' nei pazienti sottoposti a trattamenti oncologici.
A Padova si e' parlato invece dell'importanza della diagnosi precoce, della possibilita' e dei limiti delle terapie mediche e chirurgiche nella cura delle patologie che possono compromettere la fertilita', alla luce delle attuali evidenze scientifiche. A Catania, infine, la discussione si e' concentrata sull'eta' fertile nell'uomo e della rilevanza di questo aspetto nel percorso nascita. Ha collaborato alla promozione del Fertility Day l'Anci, Associazione nazionale comuni italiani. Numerose, infine, le iniziative sul territorio organizzate da associazioni e societa' scientifiche.
(Wel/Dire)