(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 16 set. - "Attenti a non perdere il patrimonio professionale-culturale e il modello di giurisdizione a tutela delle persone di minore eta', conquiste di civilta' per il nostro Paese". La Garante nazionale per l'infanzia e ladolescenza, Filomena Albano, e' intervenuta, nei scorsi giorni, con una nota indirizzata al ministero della Giustizia in merito alla soppressione del Tribunale per i minorenni e della Procura presso il Tribunale per i minorenni. In questi mesi l'Autorita' garante ha svolto approfondimenti tematici, promuovendo un confronto sul tema con diversi incontri e tavoli tecnici, dai quali sono emerse alcune criticita': sul fronte giudicante, "la riforma in itinere non supera i problemi di confusione interpretativa e duplicato di decisioni che tuttora caratterizzano i rapporti fra giurisdizione dei Tribunali per i minorenni e giurisdizione dei Tribunali ordinari".
Sul lato dell'azione della Procura, "e' necessario garantire l'esclusivita' delle funzioni e salvaguardare il bagaglio di enorme competenza ed esperienza di cui sono portatrici le Procure presso i Tribunali per i minorenni. Le Procure hanno competenze non solo in ambito penale, in chiave di recupero dei minori, ma anche in ambito civile, con iniziative a tutela degli stessi e compiti di sorveglianza delle comunita'. In altre parole, ha specialita' funzionali del tutto diverse dalla Procura presso i Tribunali ordinari".
"Cio' che emerge- conclude la Garante Albano- e' che e' necessario superare le criticita' descritte e realizzare un sistema di tutela giurisdizionale con competenze esclusive in favore delle persone di minore eta' che sia in grado di coniugare le esigenze di specializzazione con quelle di prossimita'".
(Wel/ Dire)