(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 16 set. - La Caritas inglese - Caritas social action network, Csan - si dice "profondamente preoccupata" per la proposta di costruire un muro nei pressi del campo profughi di Calais. "Riconosciamo- si legge in un comunicato- il diritto degli Stati di proteggere i loro confini, ma noi crediamo che investire piu' soldi nella sicurezza del porto e sotto il tunnel della Manica non fornira' una soluzione a lungo termine ai crescenti problemi a Calais".
E aggiunge: "nei mesi scorsi il campo profughi di Calais e' cresciuto. Si stima che circa 9mila persone vivano in condizioni precarie nel campo, sperando di trovare un modo per costruire di nuovo le loro vite". Sul campo sono fortemente impegnate le organizzazioni della Caritas in collaborazione tra la Francia e l'Inghilterra.
"Rinnoviamo il nostro invito all'Ue- scrive ancora Csan- affinche' dia risposte alla situazione a Calais che siano in rispetto della dignita' umana dei residenti del campo. Noi in particolare sollecitiamo l'Unione europea, la Francia e il Regno Unito a: provvedere ai bisogni fondamentali dei migranti, compresi quelli in transito, per garantire la loro dignita' umana; migliorare la solidarieta' e la condivisione delle responsabilita' tra gli Stati membri dell'Ue" nella ripartizione dei richiedenti asilo; "dare priorita' al ricongiungimento familiare dei richiedenti asilo a Calais con i familiari che si trovano nel Regno Unito, in particolare i minori non accompagnati; dare la priorita' alla protezione delle persone vulnerabili, con particolare attenzione alle donne e bambini".
(Wel/Dire)