(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 9 set. - "Giusto ricercare soluzioni al sistema di protezione dei minori stranieri non accompagnati per alleviare l'onere attualmente in carico ai territori di sbarco, ma attenzione alle misure straordinarie, perche' si deve comunque garantire un'adeguata tutela delle persone di minore eta'". Cosi' la Garante per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, sulla norma che introduce la possibilita' per il Prefetto di disporre l'attivazione di strutture ricettive temporanee, con una capienza massima di 50 posti, esclusivamente dedicate ai minori ultraquattordicenni, nel caso in cui non siano disponibili posti nelle strutture governative di prima accoglienza o nell'ambito dello Sprar e l'accoglienza non possa essere assicurata dal Comune in cui il minore si trova.
Il comma 3-bis introdotto all'articolo 19 del Decreto legislativo 18 agosto 2015, numero 142, prevede tale possibilita' in presenza di arrivi consistenti e ravvicinati di minori stranieri non accompagnati e non vi sia disponibilita' di posti nelle strutture a tal fine gia' adibite. "E' importante verificare l'attuazione operativa di questa nuova possibilita'- continua la Garante- perche' si possa offrire una adeguata tutela delle persone di minore eta' che, e' bene ricordarlo, sono particolarmente vulnerabili. E' necessario poter assicurare loro modalita' e standard appropriati ai loro specifici bisogni, garantendo uniformita' di trattamento ed omogeneita' di servizi su tutto il territorio nazionale e in ogni fase dell'accoglienza. Inoltre e' necessario individuare tempi certi e limitati di permanenza in queste strutture temporanee. Una permanenza protratta in strutture temporanee puo' rilevarsi oggettivamente pregiudizievole, anche perche' non consente un rapido avvio degli interventi di integrazione ed inclusione sociale ne' consente, alle persone di minore eta', di trovare un punto di riferimento stabile. L'Autorita' Garante monitorera' in modo costante l'applicazione pratica ed operativa di questa norma- termina la Garante- ma l'auspicio e' che si esca in tempi rapidi dalla logica emergenziale e che si avvii un intervento di sistema".
Da parte sua, Marina Sereni, vicepresidente della Camera, in una intervista dichiara che "su 10 bambini che approdano sulle coste del nostro paese, nove sono minori non accompagnati". Approdano in Italia "per ricongiungersi con i familiari senza averne il permesso, altri sono vittime della tratta, altri ancora sono migranti economici. In ogni caso sono minori senza un adulto di riferimento. Questi bambini e bambine devono essere accolti adeguatamente in un programma che non sia soltanto di emergenza- prosegue Sereni- Dall'altro versante c'e' bisogno di una risposta europea, perche' e' evidente che non saranno soltanto l'Italia e la Grecia a poter risolvere da sole il tema, gigantesco, dei minori non accompagnati".
Per quanto riguarda il nostro paese, afferma Sereni, c'e' una legge in discussione al parlamento: "Prima della pausa estiva la relatrice Pollastrini ha consegnato alla commissione il testo base, speriamo che, alla ripresa, da questo testo si ricominci immediatamente. È un tema divisivo per la politica italiana, ma siamo fiduciosi che a lmeno sui minori si riesca a trovare un punto d'incontro tra maggioranza e opposizione".
(Wel/Dire)