Ecco il protocollo con ministero e Bambinisenzasbarre onlus
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 9 set. - "I bambini non devono mai essere vittime dello stato di detenzione dei genitori". Cosi' la Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, a margine della firma del Protocollo di intesa tra Autorita' garante, ministero della Giustizia e Bambinisenzasbarre Onlus.
"Un passo in avanti- ha detto la Garante- nella tutela delle persone di minore eta' al mantenimento del legame affettivo con i genitori detenuti".
Il Protocollo - "Carta dei figli di genitori detenuti" - promuove una attuazione concreta della Convenzione Onu sulla tutela dei diritti di bambini e adolescenti, agevolando e sostenendo i minori nei rapporti con il genitore detenuto all'interno degli istituti penitenziari, indicando formule adeguate di accoglienza dei minori in carcere e prevedendo una informazione adeguata circa le regole di visita e la vita detentiva. La Carta prevede altresi' l'istituzione di un Tavolo permanente, da convocare ogni tre mesi, con compiti di monitoraggio periodico e di promozione della cooperazione tra i soggetti coinvolti, al fine di favorire lo scambio di buone prassi, analisi e proposte".
Il Tavolo verra' convocato proprio su impulso dell'Autorita' garante: "Sara' importante- spiega Albano- verificare il numero di colloqui effettivamente fruiti annualmente dai bambini e dagli adolescenti che hanno genitori in carcere, per verificare il mantenimento dei legami familiari, pur in presenza di una detenzione, attraverso colloqui o altre forme di comunicazione a distanza". "Senza mai dimenticare il preminente interesse delle persone di minore eta'- puntualizza la Garante Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza- pertanto nessun bambino puo' essere costretto a far visita al proprio genitore in carcere, ad esempio quando la causa della detenzione va individuata proprio in un reato accertato o contestato avvenuto in ambito familiare".
Filomena Albano conclude: "Ritengo sia un bene che il Protocollo venga conosciuto a livello internazionale, per questo mi impegno a promuoverne la diffusione, anche attraverso l'Enoc - la Rete dei Garanti europei, affinche' l'esperienza italiana - conclude la Garante - possa rappresentare un modello virtuoso per altri Paesi e innalzare il livello di tutela per i figli dei genitori detenuti, categoria particolarmente vulnerabile e soggetta a possibili atteggiamenti discriminatori".
Il rinnovo del protocollo, spiega il ministro della Giustizia Andrea Orlano, consente di fare "un primo bilancio sullo strumento": e' salito il numero degli spazi dedicati ai bambini (sale d'attesa e sale per i colloqui) realizzati in 130 istituti nell'anno 2015 e presenti invece in 171 istituti nel giugno 2016; le ludoteche, presenti nell'aprile 2015 in 58 Istituti, sono diventate 70 nel giugno 2016; le aree verdi attrezzate per i colloqui all'aperto risultano 99 nel giugno 2016, di cui 35 destinate ai soli minori. E' stato poi dato impulso presso tutte le sedi, all'adozione di procedure per la prenotazione telefonica dei colloqui e lo svolgimento degli stessi in orari pomeridiani e festivi; la prenotazione dei colloqui, ormai diffusissima risulta possibile, al giugno 2016, in 139 istituti.
(Wel/ Dire)