(DIRE-Notiziario settimanale Minori) Roma, 28 ott. - "Infrangere il tabu' italiano del '900 che diceva che prima si studia e poi si applica la parte teorica successivamente". E' questa la 'sfida culturale' dell'alternanza scuola-lavoro secondo il ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca Stefania Giannini, intervenuta alla presentazione dei dati ufficali sull'alternanza al Miur.
"Il nostro modello mette dentro il percorso didattico la possibilita' di applicare la teoria a esperienze pratiche anche per i ragazzi del liceo. Non solo le imprese sono coinvolte- prosegue Giannini- ma anche le istituzioni culturali, i musei e tutta l'infrastruttura culturale e istituzionale del nostro Paese. Mi sembra che sia un'esperienza innovativa importante". "Puntiamo a raggiungere un milione e mezzo di studenti del triennio, il che significa una nuova generazione di ragazzi che avra' un nuovo approccio allo studio e al suo rapporto con il lavoro" conclude il ministro.
Quest'anno, secondo dati diffusi a viale Trastevere, i ragazzi coinvolti in percorsi di alternanza sono stati 652.641, il 139% in piu' rispetto all'anno precedente. Dati che per il ministro sono "ottimi".
"L'Alternanza scuola lavoro funziona- dice Gabriele Toccafondi, sottosegretario al Miur, presente alla conferenza 'I campioni dell'alternanza' 96% delle scuole la fa rispetto al 40% ante riforma. 450.000 ragazzi hanno svolto attivita' di alternanza su 502.000 iscritti alle terze. Adesso miglioriamola, aumentiamo le offerte, limitiamo la burocrazia ma non torniamo indietro perche' l'alternanza e' scuola a tutti gli effetti ed e' utile per i ragazzi, chi teorizza la sua abolizione non vuole bene ai ragazzi. Da sola la scuola non puo' fare alternanza occorrono imprese che aprano le porte, oggi abbiamo la dimostrazione che sta cambiando l'approccio culturale. Sul sito scuole e aziende avranno uno strumento ulteriore per vedere e far vedere le buone prassi dell'alternanza".
(Wel/ Dire)