Commento alla sentenza che multa madre separata che parla male del padre
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 21 ott. - "La sentenza del tribunale civile di Roma, che ha condannato al pagamento di una multa di 30.000a euro una madre perche' parlava male davanti al proprio figlio del marito da cui e' separata, sancisce un principio sacrosanto, quello dell'inviolabilita' del diritto alla bigenitorialita'". Cosi' la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori.
"I contesti di separazione e di affidamento dei figli- sottolinea- devono veder prevalere la dimensione dell'interesse supremo del minore su quello dei singoli genitori: e' inaccettabile la denigrazione che troppo spesso viene fatta da uno dei due ex coniugi nei confronti dell'altro alla presenza del proprio figlio o, peggio ancora, in sua assenza e a sua insaputa. Le accuse che un genitore rivolge all'ex partner arrivano a volte a livelli terribili, tra cui anche la pedofilia: quelle parole distruggono il diritto all'infanzia dei bambini, oltre a distruggere l'immagine dell'ex-coniuge. Si puo' cessare di essere copia ma si rimane genitori per sempre. Per questo e' necessario potenziare la presenza di esperti psicologi e pedagogisti per accompagnare i minori coinvolti nella separazione genitoriale e favorire sentenze il piu' possibile rispettose dell'interesse dei figli".
Secondo Iori, "sarebbe inoltre necessario prevedere l'obbligo di incontri di mediazione di coppia per i genitori separati e nelle fasi pre-separative: un valido sussidio per prevenire situazioni come quella oggetto della sentenza del tribunale".
(Wel/ Dire)