Cittadinanzattiva: Mancano distributori con prodotti naturali
(DIRE - Notiziario settimanale Minori) Roma, 21 ott. - L'86% dei bambini non conosce da dove arriva quello che arriva nei piatti della mensa scolastica, mentre fra i docenti la conoscenza e' piu' diffusa: solo il 43% ne e' ignaro, poco piu' della meta' (56%) ritiene che sia rispettata la stagionalita' dei prodotti e uno su tre dichiara che vengono usati cibi biologici. Quasi tutti i genitori (90%) sostengono di sapere che cosa il proprio figlio abbia mangiato alla mensa direttamente da lui ma solo il 51% ne tiene conto in relazione alla cena. Sono questi alcuni dei dati e dei punti di vista emersi oggi nell'ambito dell'evento "Mensa a scuola: costi, qualita' e... nuove prospettive?" promosso da Cittadinanzattiva.
I dati fanno riferimento a due indagini svolte dall'organizzazione: una che ha coinvolto sperimentalmente le mense di 79 scuole di 13 Regioni, per raccogliere, tramite 221 indicatori, dati osservabili e dati percepiti su qualita', sicurezza, igiene, trasparenza, costi, sprechi, rifiuti, partecipazione legati al servizio di ristorazione scolastica.
Educazione alimentare e lotta agli sprechi sono protagoniste a scuola, ma dall'indagine emerge un allarme per il junk food dei distributori.
Il 90% dei docenti dichiara che vengono realizzati progetti di educazione alimentare nelle scuole; il 92% che si effettuano visite esterne alle fattorie didattiche, il 76% dichiara l'esistenza di un orto didattico a scuola; molto frequenti (93%) anche gli incontri con esperti. Il 74% afferma poi che la scuola realizza iniziative concrete contro gli sprechi alimentari e ancora piu' frequenti sono le iniziative sulla raccolta differenziata dei rifiuti (97%).
Il 59% delle scuole monitorate quest'anno e' dotato di distributori automatici di bevande che, nell'89% dei casi, contengono te', caffe' ed acqua minerale, succhi di frutta (57%), bevande zuccherate o gassate (45%). Il 36% degli istituti presenta anche distributori automatici di snack: merendine (93%), biscotti farciti (73%), barrette di cioccolata (78%), crackers (85%), patatine (59%), popcorn (7%). In nessuna scuola e' stata rilevata la presenza di distributori con prodotti naturali.
Primo, importante, passo per Cittadinanzattiva sarebbe quello di dotare i distributori esclusivamente di prodotti freschi, naturali e salutari.
(Wel/ Dire)